Il bostrico e la tempesta fanno strage di abeti rossi

L’allarme dell’esperto: "Solo gli alberi piantati dopo il 2018 non sono a rischio"

Il bostrico e la tempesta  fanno strage di abeti rossi

Il bostrico e la tempesta fanno strage di abeti rossi

PISOGNE (Brescia)

I boschi dell’Alto Sebino stanno male. La causa sono il bostrico, che si sta diffondendo a macchia d’olio e il maltempo degli ultimi giorni, che è stato paragonato, per i danni che ha provocato a una "piccola tempesta Vaia". "È assolutamente così – spiega Giuseppe Quetti, consulente forestale – il bostrico sta uccidendo tutti gli abeti rossi cresciuti prima della tempesta Vaia, anche piante storiche. Se prima il problema era contenuto, ovvero c’erano alcune aree colpite, ora tocca tutta la Val Palot e il versante verso Passabocche. E purtroppo il fenomeno non è destinato a fermarsi. L’insetto che uccide le piante è arrivato anche nella bassa valle. Io stesso dovrò abbattere una trentina di miei abeti che in questi giorni sto vedendo ammalarsi e perdere gli aghi". Il Bostrico, diffusosi dopo la tempesta vaia, è parassita considerato molto pericoloso, che colpisce principalmente gli abeti rossi. Gli aghi delle piante colpite diventano giallognoli e quindi rossiccio-marroncini, per poi cadere nel giro di alcune settimane, partendo da quelli più in cima.

Non vi sono al momento antagonisti o cure adatte a sconfiggerlo, anche se sembra che le pianticelle di abete cresciute in seguito al 2018, quando la Vaia ha abbattuto migliaia di alberi nel bresciano e nel trentino, ne siano indenni. "Al momento gli abeti rossi giovani non soffrono per il bostrico - spiega Quetti - staremo a vedere. Credo che il futuro ci riservi pinete giovani".

Gli alberi malati oltre a dover essere abbattuti, diventano anche molto fragili e quindi è più facile che cadano sotto le sferzate del vento. "È assolutamente vero – conclude – anche se il maltempo degli ultimi giorni ha inferto ferite che non ci volevano. Sono caduti alberi sani e non solamente abeti rossi. E non parliamo di poche decine. I risultati dei temporali, dell’aria che viaggiava a velocità altissima e della grandine si vedono chiaramente". M.P.