Il 35% dei Comuni rischia di sparire

Il 35% dei Comuni lombardi è a rischio spopolamento, secondo il report di PoliS-Lombardia. Le zone montane sono le più colpite, con 265 centri ad alto rischio e 255 a rischio moderato.

Il 35% dei Comuni lombardi è chiamato a contrastare l’effetto spopolamento. Secondo il report di PoliS-Lombardia, infatti, ci sono 265 centri ad alto rischio a cui se ne aggiungono 255 a rischio moderato. Il report è il risultato di uno studio che ha combinato cinque indicatori: densità abitativa, tasso di crescita naturale, tasso migratorio totale, indice di vecchiaia, quota percentuale di popolazione in età attiva. Tra 50 anni potrebbero non avere più residenti.

La maggior parte dei Comuni si trova nelle zone montane, le stesse che in base all’elaborazione della Cgia sull’evoluzione demografica dell’Istat sono destinati a perdere il tasso più alto di popolazione in età tra i 15 e i 64 anni. Nella bassa e media Valtellina, nell’area montana delle province di Como, Lecco, Bergamo e Brescia e nell’Oltrepò Pavese c’è la concentrazione maggiore di centri ad alto rischio di spopolamento. Nella Bergamasca ad esempio sono residenti 86 persone ogni 100 che lo erano vent’anni fa. Ma è nel Pavese l’area con la percentuale più elevata di Comuni che potrebbero trovarsi senza abitanti tra 50 anni: 79, il 43% del totale lombardo.