Guerra alla droga: smantellati i bivacchi nascosti nei boschi. Spacciatori in fuga

Nel Parco della Pineta, ai confini tra le province di Como e Varese. Schierate le forze di polizia e i reparti specializzati dell’Arma. Il sottosegretario agli Interni: smantelleremo questi “supermercati”

Guerra alla droga  Smantellati i bivacchi  nascosti nei boschi  Spacciatori in fuga

Guerra alla droga Smantellati i bivacchi nascosti nei boschi Spacciatori in fuga

di Roberto Canali

È uno scontro in piena regola quello che si sta consumando da una decina di giorni a questa parta nei boschi del Parco della Pineta, ai confini tra le province di Como e Varese, negli ultimi tempi tristemente finito a incrementare il lungo elenco dei cosiddetti boschi della droga e restituito, si spera, di nuovo alla legalità grazie all’intervento dell’Esercito. Il condizionale è ancora d’obbligo, ma grazie all’impiego degli Squadroni Eliportati dei Cacciatori di Calabria e di Sicilia, uno dei Corpi speciali dei carabinieri, i primi risultati non sono tardati ad arrivare.

"Esprimo grandissima soddisfazione per il lavoro straordinario che le forze di polizia, unitamente ai reparti specializzati dell’Arma, stanno ponendo in essere per ristabilire la legalità nei nostri boschi – spiega il sottosegretario al ministero dell’Interno, Nicola Molteni – Avevo promesso che avremmo fatto il possibile per smantellare questi supermercati della droga a cielo aperto e ci stiamo riuscendo. Voglio ringraziare tutti gli uomini e le donne in divisa e i dispositivi impiegati per l’impegno e la determinazione negli interventi".

Merito anche del lavoro dei prefetti di Como e Varese, i questori e i comandanti provinciali dell’Arma e della Guardia di finanza che stanno coordinando le operazioni di contrasto che proseguiranno anche nelle prossime settimane. Grazie ai controlli straordinari sono stati smantellati i bivacchi dei pusher che alcuni testimoni hanno visto fuggire a gambe levate dai boschi dove, fino a una decina di giorni fa, facevano il bello e il cattivo tempo. Un vero e proprio bazar della droga quello attivo ormai da oltre tre anni tra le province di Como e Varese, ma frequentato anche da molti tossicodipendenti svizzeri. Oltre alla droga i militari hanno sequestrato anche un machete e un bilancino di precisione ma soprattutto stanno contribuendo con l’aiuto delle altre forze dell’ordine a smantellare l’organizzazione criminale che finora ha controllato, spesso senza risparmiare il ricorso a metodi brutali, questa piazza di spaccio.

Anche nel weekend di Pasqua i militari hanno compiuto una serie di controlli in località Ruguré e Oltrona di San Mamette, poi in località Cagabò e Fornace. Nel corso dell’operazione sono stati individuati e smantellati cinque bivacchi e trovati alcuni capi di vestiario, generi alimentari, materiale per il confezionamento dello stupefacente, un bilancino di precisione e un coltello. Per tutto il mese di aprile e maggio proseguiranno i controlli nelle zone boschive con l’impiego degli Squadroni Eliportati Cacciatori, reparti a elevata specializzazione che sintetizzano in un’unica visione operativa procedure militari e tecniche di polizia, con capacità di operare in terreni impervi.

"I nostri boschi sono patrimonio dei cittadini e delle famiglie e non certo degli spacciatori – conclude il sottosegretario Molteni – Per questo proseguiremo senza sosta la nostra azione di duro contrasto anche nelle prossime settimane".