Gemelli diabolici di Polaveno. La sorella presa a colpi di ascia ascoltata dai Ris

La 22enne è tornata a casa dopo due interventi chirurgici e ora sta rimettendo in fila le fasi dell'aggressione

I rilievi dei Ris

I rilievi dei Ris

Polaveno (Brescia) - Dopo una settimana in ospedale, e due interventi chirurgici, è tornata a casa la 22enne di Polaveno aggredita nel sonno a colpi di ascia e di coltello dai due fratelli di 17 anni, ora in carcere. E con l’aiuto di psicologi ed esperti del Nucleo specialisti del Ris, arrivati da Roma per sentirla, la giovane ha rimesso in fila quel drammatico faccia a faccia avuto coi "piccoli". Ma soprattutto ha contribuito a chiarire le dinamiche famigliari.

Lei per miracolo è sopravvissuta, le ferite del corpo ricucite. I fratelli sono in cella - uno a Firenze, l’altro a Milano - accusati di tentato omicidio pluriaggravato (dalla premeditazione, dal vincolo di parentela con la vittima, dalla sua minorata difesa e dai motivi futili). La commissione dei fatti è di una tale gravità da essere "indicativa di personalità che non mostrano alcun rispetto per la vita, anche in presenza di relazioni parentali significative" ha scritto il gip del tribunale dei minori di Brescia, Daniela Martino. Studenti in istituti professionali della Valtrompia con poca voglia di stare sui libri, uno aveva abbandonato gli studi. Da subito hanno ammesso le responsabilità, rendendo un racconto dell’orrore prima al pm Bonomo. Per entrare in azione e mettere in atto l’eliminazione della sorella hanno atteso le due. Uno, appena rientrato da una serata, avrebbe coinvolto il gemello che lo aspettava. Impugnando ascia e coltello si sarebbero avventati sulla ragazza addormentata nella stanza, uno addirittura tenendola ferma, poi di fronte alle grida hanno abbandonato l’impresa. La Procura sentendo la sorella intendeva trovare conferma alla loro versione, ma soprattutto scandagliare meglio il movente, finora rimasto confuso.