Agguato a Brescia, sabato i funerali di Frank e della moglie Giovanna

L’autopsia ha stabilito che sono stati quattro i colpi di fucile a canne mozze esplosi per uccidere i coniugi. Giovanna Ferrari è stata raggiunta da un solo colpo al collo, mentre il marito Francesco Seramondi, che ha tentato di scappare, è stato colpito tre volte, al collo e alla schiena

Francesco Seramondi e Giovanna Ferrari, uccisi nella pizzeria da loro gestita a Brescia

Francesco Seramondi e Giovanna Ferrari, uccisi nella pizzeria da loro gestita a Brescia

Brescia, 13 agosto 2015 - Saranno celebrati sabato pomeriggio alle 17 nella parrocchia di Nuvolento, in provincia di Brescia, i funerali di Francesco Seramondi e della moglie Giovanna Ferrari, i cumuli uccisi martedì mattina all’interno della loro pizzeria da asporto a Brescia.

Nel frattempo lautopsia eseguita sui due corpi delle vittime ha stabilito che sono stati quattro i colpi di fucile a canne mozze esplosi per uccidere i coniugiGiovanna Ferrari è stata raggiunta da un solo colpo al collo, mentre il marito Francesco Seramondi, che ha tentato di scappare, è stato colpito tre volte, al collo e alla schiena. Nel pomeriggio le due salme sono state esposte nella camera mortuaria dell’obitorio degli Spedali civili di Brescia.

LE INDAGINI - "Stiamo indagando a 360 gradi, ogni conclusione per ora è prematura ma sono abbastanza ottimista sul buon esito dell’inchiesta", ha dichiarato il procuratore di Brescia Tommaso Buonanno parlando dell’agguato. Sulla vicenda si starebbe allargando l’ombra dell’usura. Nel pomeriggio in Questura a Brescia sarà ascoltato il fratello di Francesco Seramondi, Claudio, effettivo titolare della pizzeria teatro dell’omicidio. Gli inquirenti hanno nel frattempo sequestrato i conti correnti della famiglia. Lo rende noto la Questura di Brescia. Una scelta fatta «al fine di accertare la situazione patrimoniale, congelandola allo stato attuale», si legge nella nota della Questura di Brescia. «Sequestrati tutti i depositi e conti della famiglia Seramondi e i bilanci degli ultimi anni e le fatturazioni presenti presso le attività commerciali»

Il nuovo prefetto di brescia, Valerio Valenti

IL PROBLEMA SICUREZZA -  "Faremo un'attività mirata anti crimine con pattuglie e posti di blocco. Certamente aumenteremo il controllo e la pressione dello Stato nei confronti dell'illegalita'". Lo ha affermato il prefetto di Brescia, Valerio Valenti, al termine del vertice in prefettura convocato dopo l'agguato in cui, due giorni fa sono stati uccisi a colpi di fucile, due persone, Francesco Seramondi e Giovanna Ferrari, marito e moglie, titolari di una pizzeria nel quartiere Mandolossa, zona 'problematica' della citta' per episodi di droga, prostituzione e delinquenza. Gli uomini della Questura di Brescia, che indagano sul caso coordinati dal pm Valeria Bolici, stanno vagliando tutte le ipotesi. Sull'identita' degli assassini, non trapela ancora nulla: anche se l'agguato e' stato ripreso dalle telecamere interne del locale, i due uomini avevano il volto coperto da casco integrale.

MANIFESTAZIONE FORZA NUOVA - Per questa sera (alle 21) i militanti di Forza Nuova di Brescia hanno organizzato una manifestazione da cui il figlio delle vittime prende le distanze. "Forse per i troppi pensieri che ho in questo momento - scrive Marco Seramondi su Facebook - non mi ero accorto che il presidio di stasera è stato organizzato da un movimento schierato politicamente. Senza offese per nessuno - scrive - ma non è quello che voglio, e non è quello che Frank vorrebbe. Chiedo una manifestazione apolitica, pacifica e nulla altro. Fatelo in onore di Frank e Giovanna".

«Droga, degrado, criminalità stanno distruggendo la città». Questo lo striscione capofila della manifestazione organizzata a Brescia da Forza Nuova e Casa Pound all'esterno della pizzeria dove martedì mattina sono stati uccisi i due titolari. Non è presente il figlio dei coniugi ammazzati, che nel pomeriggio su Facebook aveva preso le distanze dalla manifestazione perché «politicizzata». Circa 300 i manifestanti presenti che hanno intonato cori contro il sindaco della città Emilio Del Bono, accusato di scarsa attenzione in merito alla sicurezza.