Ezio Delbono morto a 41 anni, chi era l’ingegnere bresciano travolto da una valanga a Livigno

Appassionato di Splitboard, lavorava nell’azienda di famiglia a Molinetto di Mazzano. Sui social il ricordo commosso degli amici: “Sarai per sempre nel nostro cuore”

Ezio Del Bono, morto nella valanga a Livigno

Ezio Del Bono, morto nella valanga a Livigno

E’ un Natale nero per il gruppo Splitboard Valcamonica, che ieri, 24 dicembre, ha perso uno dei suoi membri: Ezio Delbono, 41 anni, morto davanti agli occhi degli amici. Il gruppo ha scelto di listare a lutto la  pagina Facebook dedicata allo sport di cui Ezio, ingegnere nell'azienda di famiglia a Molinetto di Mazzano, era grande appassionato. Come immagine di copertina una foto nera e nient’altro, per sottolineare che non ci sono parole per descrivere la perdita di un amico. 

Ezio Delbono, nato a Gavardo ma residente a Brescia, lavorava assieme al fratello Giulio nell’azienda creata dal padre Franco assieme ad altri due soci fondatori nel 1980 sulle ceneri di una importante azienda bresciana e attualmente nel settore dell’automazione industriale computerizzata. Ezio era grande appassionato della montagna e praticava da tempo in gruppo lo Splitboard (che in inglese significa letteralmente tavola da snowboard divisa in due) e aveva una enorme passione per questa disciplina invernale.  Chi lo conosce sottolinea che era molto attento alla sicurezza (il gruppo organizza anche Safety camp). Anche per questo la sua morte, travolto da una valanga a Livigno, in località Vallaccia a oltre 2.250 metri di altezza, davanti agli occhi di due compagni appare ancora più tragica.

“Tutta la splitboard family – si legge nella pagina social del gruppo – doveva festeggiare come ogni anno un Natale speciale. Invece la neve, quella cosa che amiamo di più, ti ha tradito. Ciao Ezio, sarai per sempre nel nostro cuore. Siamo sconvolti e senza parole. Non ci crediamo ancora”.