Anche la statua di Niccolò Tartaglia diventa protagonista di un'azione di Extinction Rebellion, il movimento internazionale e politicamente apartitico che “usa l'azione non violenta e la disobbedienza civile per convincere i governi a intervenire sull'emergenza climatica ed ecologica”. Oggi, ai passanti la statua del matematico bresciano in piazzetta Santa Maria Calchera è apparsa con una benda nera sugli occhi ed un cartello appeso al collo che recita: “Governi immobili. Opera non fruibile causa inazione”.
L'azione unisce cultura ed ambiente. Fa seguito, infatti, all'appello lanciato prima delle elezioni dall'Associazione Caliniani al Comune di Brescia a mettere a posto la statua del matematico, periodicamente vandalizzata.
“Nel 2014 – ricorda l'Associazione Caliniani – abbiamo preso l’iniziativa per sistemarlo, pulendolo e soprattutto aggiustando la mano che era mozzata e rimettendo il compasso che lo lega alle fattezze di Euclide, raffigurato cosi anche nella Scuola di Atene di Raffaello. Tempo qualche mese, di nuovo fu vandalizzato e oggi versa in condizioni pietose, indegne della Capitale della cultura”.
La provocazione di Extinction Rebellion sta a sottolineare come, fino ad ora, nulla sia cambiato, con la statua che porta ancora i segni delle azioni vandaliche, ma è un anche emblematica sul fronte ambientale, giacché quello a Niccolò Tartaglia è il primo monumento di Brescia che rappresenta un uomo di scienza, la stessa che può tracciare la strada per combattere il cambiamento climatico.