REDAZIONE BRESCIA

Esplosione nella notte, in frantumi la vetrina del Brescia Store a Mompiano: atto vandalico o furto, indagini in corso

Il botto udito anche nella vicina Bovezzo. La deflagrazione in un momento di grande tensione che la società e la squadra stanno vivendo, dopo la sentenza della giustizia sportiva, gli 8 punti di penalizzazione e la retrocessione in Serie C

La spaccata alla vetrina del Brescia Calcio allo stadio Rigamonti

La spaccata alla vetrina del Brescia Calcio allo stadio Rigamonti

Brescia, 31 maggio 2025 – "Un botto, forte, sentito distintamente alle 23.25 nella via accanto allo store del Brescia di Mompiano che è stato udito fino a Bovezzo". Potrebbe essere stata fatta esplodere la vetrina dello Store del Brescia calcio, nella zona dello stadio Rigamonti, e ad avvalorare questa tesi le segnalazioni alla pagina social "Orgoglio Bresciano" di un "boato" sentito a pochi metri nella tarda serata da alcuni residenti. Il danno alla vetrina, sarebbe, all'apparenza, compatibile con un'esplosione partita nell'angolo a terra a destra e l'effetto delle crepe sul vetro, dal basso verso l'altro a raggiera. 

Indagini in corso 

Saranno però le indagini della Polizia di Stato e della Digos a ricostruire quanto accaduto e la natura del danno. Al momento non c'è ancora notizia di furto di materiale all'interno del punto vendita – ce n’è un altro nel cuore della città, in via Solferino – o se si sia trattato solo di un atto vandalico compiuto in queste giornate di grande tensione e apprensione per le sorti della società.     

Un particolare della spaccata alla vetrina del punto vendita del Brescia a Mompiano
Un particolare della spaccata alla vetrina del punto vendita del Brescia a Mompiano

La retrocessione in C 

In queste settimane il Brescia sta vivendo un momento che definire tormentato è dire poco, con la vicenda giudiziaria inerente ai pagamenti non regolari dei contributi Inps e delle trattenute Irpef finita davanti alla giustizia sportiva, che giovedì 29 maggio ha punito pesantemente la società infliggendo 8 punti di penalizzazione – 4 da scontare in questa stagione, 4 in quella 2025-2026 – che hanno determinato automaticamente la retrocessione in Serie C (dopo quarant’anni) e 6 mesi di inibizione per i patron del Brescia Massimo e Andrea Cellino, il che in pratica vuol dire che entrambi non potranno svolgere attività federali o rappresentare il Brescia Calcio in ambito sportivo, e cioè all’interno della Figc (la Federazione italiana Giuoco Calcio). 

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Battaglia giudiziaria 

I vertici della società biancazzurra hanno già annunciato ricorso in appello e parlano di una “palese ingiustizia consumata nei confronti del Brescia”. “Non ci fermiamo. Aspettiamo le motivazioni, che devono arrivare in tempi strettissimi, e faremo ricorso – è il commento a caldo dell’avvocato del Brescia Giorgio Altieri –. Siamo convinti delle nostre ragioni”.