
Il Brescia Calcio affronta penalizzazioni e scadenze finanziarie cruciali, mentre i tifosi sperano in nuovi acquirenti.
Il percorso del Brescia in questi giorni è pieno di ostacoli. Non c’è solo la vicenda della penalizzazione a tenere banco. Dopo la sentenza del TFN il Brescia Calcio, che con l’inibizione per sei mesi di Massimo (nella foto) ed Edoardo Cellino è rappresentato con diritto di firma dal consigliere Stefano Midolo, ha subito ribadito l’intenzione di ricorrere in appello. Ma prima di affrontare il ricorso, c’è lo scoglio del 6 giugno, giorno in cui scade il termine per pagare l’ultima tranche stagionale di stipendi e contributi. La cifra milionaria da mettere a disposizione è tutta da definire. La speranza dei tifosi, che martedì sera si ritroveranno sotto la sede della società per protestare, è che gli acquirenti interessati a rilevare il Brescia accelerino i tempi e mettano a disposizione loro stessi la somma necessaria. In questo frangente, infatti, non solo il patron Cellino pare poco propenso a fare un pesante investimento, ma starebbe addirittura meditando sull’ipotesi di non iscrivere la squadra alla prossima stagione. Un’eventualità davvero poco realistica visto che rappresenterebbe una forte perdita economica per lo stesso patron, ma resta un tassello di cui tener conto nell’intricato mosaico del futuro del Brescia Calcio.
Luca Marinoni
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