BEATRICE RASPA
Cronaca

Precipita in un dirupo mentre cerca i funghi; Alberto Berardi muore nei boschi del Trentino

Il bresciano Alberto Berardi, 64 anni, ha perso la vita in Val Rendena Il corpo è stato ritrovato in un canale dopo un volo di cinquanta metri

Alberto Berardi, morto a 64 anni nei boschi del Trentino

Alberto Berardi, morto a 64 anni nei boschi del Trentino

Brescia – Cresce in cerca di funghi nei boschi del Trentino, amati e battuti da più di trent’anni, scivola e finisce in un dirupo. Tragica fine per Alberto Berardi, 64 anni, di Brescia, morto dopo una caduta in un canalone. L’uomo, residente in città, è stato ritrovato privo di vita intorno a mezzanotte tra sabato e domenica in Val Rendena, sopra Pinzolo, in provincia di Trento, dove era di casa con la famiglia da una vita.

E’ stata la moglie Elda, allarmata per il mancato rientro in serata del marito, a denunciarne la scomparsa telefonando intorno alle 20 al numero unico per le emergenze 112. Esperto fungaiolo e appassionato di montagna, Berardi era uscito sabato pomeriggio per una camminata in cerca di funghi in una zona che conosceva benissimo, ma dalla quale stavolta non è tornato vivo. Una scivolata gli è stata fatale. Il corpo del sessantaquattrenne, sposato, padre di due figlie - Cristina e Michela - e nonno di un nipotino di quasi sette anni - è stato rinvenuto sul fondo di un canalone nei boschi, nella zona Ruine di Berghem.

E’ verosimile che l’escursionista sia deceduto per i traumi riportati durante la caduta per oltre cinquanta metri lungo un pendio pieno di rocce e rovi. Le operazioni di ricerca erano partite subito dalla località Ponte Canale, dove Alberto Berardi aveva lasciato la sua auto posteggiata prima di inoltrarsi lungo il sentiero. L’Sos lanciato dalla moglie ha fatto scendere in campo gli operatori della stazione di Pinzolo del Soccorso alpino, i vigili del fuoco di Pinzolo, Carisolo e Giustino, il Soccorso alpino della Guardia di Finanza di Tione (Trento), i carabinieri della stazione del posto e i forestali coinvolti per il protocollo anti-orso). Preallerate anche le unità cinofile con il gruppo dei tecnici di ricerca e tutte le stazioni limitrofe del Soccorso alpino.

Le squadre hanno stacciato sentieri e pendii finché intorno alle 23 hanno rinvenuto alcuni effetti personali dell’uomo e poco dopo hanno avvistato il corpo. Berardi era esanime, e purtroppo la prima impressione si è rivelata giusta. Era ormai morto. Il medico del 118 non ha potuto che constatare il decesso. Il recupero è avvenuto con un sistema di ancoraggio per calare la barella fino a raggiungere la strada. La salma è già stata restituita alla famiglia. Berardi oltre la moglie, le due figlie e il nipote lascia due sorelle: Emanuela ed Elisabetta.