Traffico internazionale di droga: 13 arresti

Inchiesta della Dda di Brescia. La cocaina era destinata a piazze del Centro-Nord d'Italia. Marito e moglie insospettabili accusati di essere i corrieri

Cocaina

Cocaina

Brescia, 16 settembre 2020 - Un'inchiesta della Dda di Brescia ha portato all'arresto di tredici persone per traffico internazionale di droga. Secondo i pm Paolo Savio e Claudia Passalacqua il gruppo, composto da undici albanesi e una coppia di italiani, facevano parte di un'organizzazione criminale, ben organizzata e ramificata su tutto il territorio dell'Italia centro-settentrionale, dedita al traffico internazionale di ingenti quantitativi di cocaina, commercializzata principalmente tra le province di Brescia e Bergamo. Lo stupefacente era inoltre destinato a rifornire le piazze di spaccio di Ferrara, Venezia, Bolzano, Monza Brianza, Alessandria, Pistoia, Bologna e Varese.

Le indagini condotte dai carabinieri coordinate dalla locale Procura, hanno inoltre permesso di individuare tra i vertici dell'associazione due fratelli albanesi residenti in provincia di Firenze che si sono occupati di gestire direttamente le importazioni dello stupefacente dai Paesi Bassi, affidando ad una coppia di coniugi italiani, residenti in provincia di Pistoia - rispettivamente 56 e 52 anni - il compito di corrieri della droga. La coppia, apparentemente insospettabile, utilizzava auto con doppifondi, per il trasporto occulto dello stupefacente che via terra veniva importato in Italia dal Belgio e dall'Olanda.

L'indagine antidroga, avviata alla fine di agosto 2019 e conclusa circa tre mesi dopo, aveva già portato all'esecuzione di arresti nei confronti di altrettanti 18 soggetti ed a sequestri di cocaina per un quantitativo di circa 15 kg di cocaina, del valore commerciale superiore al milione di euro. L'operazione, che ha visto all'opera cento carabinieri, è scattata all'alba e ha interessato diverse province del nord e centro Italia. In esecuzione dell'ordinanza cautelare emessa dal Gip sono stati attualmente arrestati due coniugi italiani, oltre a diversi componenti del gruppo di albanesi, precisamente un 31enne residente a Malegno, un 28enne di Firenze, un 49enne di Comacchio (Ferrara), un 40enne di Mestre (Venezia), un 33enne di Bergamo, un 29enne di Sarnico (Bergamo), un 26enne di Ponte San Pietro (Bergamo) e un 29enne di Malnate (Varese).