
Panetti di cocaina (Newpress)
Brescia, 4 aprile 2015 - Il Nucleo investigativo di Udine insieme ai colleghi dei territori coinvolti dall’indagine tra cui anche Brescia alcuni provvedimenti restrittivi e perquisizioni nel corso dei quali sono stati rintracciati i vertici di un'organizzazione dedita allo spaccio di cocaina in tutta Italia. A finire nei guai tre cittadini albanesi P.B., 39 anni, S.E. (27), residenti a Villafranca Padovana, e S.A., 37 anni di Brescia.
«Si è trattata di un’operazione molto complessa - spiegano i responsabili delle indagini - che ci ha permesso di sgominare l’organizzazione prima che giungesse a spacciare nel territorio provinciale di Udine, da dove però l’indagine è partita già nell’ottobre 2011, quando le prime attività criminose sono state intercettate nell’area di Lignano Sabbiadoro e della Bassa friulana». Tra l’ottobre 2011 e il luglio 2012 si sono susseguiti sequestri in tutta la penisola, sulle tracce dei corrieri provenienti dall’Albania, che da Amsterdam via auto o ferrovia portavano lo stupefacente, in piccoli quantitativi (1 o 2 kg), nascosto spesso in modo ingegnoso, attraverso la Francia, verso il centro di smistamento di Padova e da qui verso altre regioni italiane.
«Una particolarità era che alcuni quantitativi di cocaina fossero destinati anche all’Albania e alla Macedonia, lungo una rotta ‘a ritrosò rispetto alla provenienza dei corrieri stessi». Nel corso dell’intera operazione sono stati 26 gli arresti in flagranza di reato, 24 le persone denunciate in stato di libertà, quattro i fermi, sei le ordinanze di custodia cautelare, 17 le perquisizioni, circa 11 i chilogrammi di cocaina sequestrata. Sequestrato anche denaro contante riconducibile all’attività illecita per circa 46.500 euro. L’ammontare del giro d’affari dell’organizzazione era di una decina di milioni di euro.