Brescia, ancora disagi sulla tratta Iseo-Edolo: la linea rimarrà interrotta fino a marzo

Previsti altri mesi di rallentamenti e ritardi per i pendolari: la ferrovia non è ancora stata riattivata dopo che un camion è precipitato per 60 metri rovinando sui binari

Ancora disagi previsti per i pendolari della linea Brescia-Iseo-Edolo. Legambiente del Basso Sebino e il suo presidente Dario Balotta annunciano che il tratto tra Marone e Pisogne, secondo quanto hanno appreso, resterà chiuso fino a maggio ma Fnm sottolinea che la chiusura sarà sino marzo 2024.

"La linea è infatti chiusa nella tratta Marone Pisogne dal giorno in cui un camion sbandando il 21 settembre scorso è volato nella scarpata finendo sulla ferrovia – dichiara Dario Balotta – Da allora Trenord, ha dovuto gestire i servizi della linea praticamente divisa a metà provvedendo a sostituire con autobus i treni nella tratta interrotta di circa 10 km. Ciò ha provocato rallentamenti e ritardi nelle corse dei treni e disagi per i passeggeri dati gli interscambi treno-autobus obbligatori. Si pensava che bastasse la rimozione dei detriti per riattivare la linea invece la caduta a provocato la caduta di 3 blocchi di parete che ora vanno ripristinati”.

La situazione, secondo il sodalizio ambientalista, potrebbe farsi anche più pesante, poiché a nord dell’interruzione sono restati solamente quattro treni. “Con la linea ferroviaria tagliata a metà sono rimasti solo quattro treni: due Stadler e due Ale 668 a nord. Sulla linea a sud sono invece disponibili sette treni: due Automotrici 668 e cinque Stadler. I quattro treni se possono essere riforniti di carburante senza problemi a Edolo hanno però la scadenza della loro revisione biennale nel dicembre prossimo.

Revisione che può essere fatta solo nell'officina d'Iseo. Pertanto questi treni non potranno essere sottoposti alla manutenzione necessaria per poter circolare con i previsti standard di sicurezza – tuona Dario Balotta- Se Trenord non troverà un rimedio tutti i treni a dicembre verranno sostituiti con autobus già in partenza da Edolo aumentando i tempi di percorrenza ed i già numerosi disagi per i pendolari che ancora coraggiosamente insistono a prendere il treno”. Intanto, sempre per motivi di sicurezza, resta chiusa anche la pista ciclabile Vello-Toline, dove il camion, il cui autista è deceduto, ha terminato la sua corsa.

Da Ferrovie Nord una spiegazione tecnica dell’intervento e una risposta alla ricostruzione di Dario Balotta.  "Il muro di sostegno dell’infrastruttura ferroviaria tra la galleria “Vaccarezzo” e la galleria “Santa Barbara” nel comune di Marone, danneggiato a seguito dell’incidente del 21 settembre, quando un TIR è precipitato dalla strada provinciale sulla sede ferroviaria, necessita di un intervento di rinforzo e consolidamento per garantire le condizioni di sicurezza della circolazione dei treni. È quanto emerso dalle approfondite verifiche tecniche che si sono svolte nelle ultime settimane lungo la tratta e che hanno coinvolto, insieme al personale di FERROVIENORD, un geologo e un ingegnere strutturista. Per realizzare questo intervento sul muro in pietra - con il posizionamento di contrafforti - sarà necessario, tra le altre cose, installare un ponteggio, aggrappato alla roccia e sospeso nel vuoto. Considerata la complessità dell’opera, dovuta alla morfologia della zona e le varie autorizzazioni necessarie, la ripresa del servizio ferroviario è prevista entro marzo 2024. Per quanto riguarda invece le reti metalliche paramassi, che sono risultate danneggiate nell’incidente, un’impresa specializzata è già intervenuta per ripristinare le condizioni di sicurezza”.