REDAZIONE BRESCIA

Diffida della Provincia: bonificate l’ex cava

A provvedere sono chiamati Giulia Trapelli, erede di Bernardo e Giovanni Vezzola in qualità di proprietari

Un nuovo passo verso la bonifica della ex cava Traversino. La Provincia, ente competente per la bonifica della discarica esistente, ha diffidato i proprietari Giovanni Vezzola e Giulia Trapelli (erede di Bernardo), a provvedere alla bonifica del sito, "in qualità di soggetti responsabili del supero delle csc (concentrazioni soglia di contaminazione, ndr) in falda e per la presenza di rifiuti pericolosi in falda costituenti un rischio concreto e attuale per le matrici naturali". L’atto, pubblicato ieri, chiude l’iter avviato per accertare la responsabilità del potenziale inquinamento, che aveva preso le mosse dopo il sequestro del maggio 2019 eseguito dai Carabinieri forestali nell’ambito delle indagini della Procura di Brescia. Nel mirino erano finite proprio la Traversino (100mila metri quadri dove sarebbero stati smaltiti 290mila metri cubi di rifiuti) e aree delle vecchie cave Vezzola, già oggetto di sequestro pochi mesi prima. Mentre l’iter giudiziario segue il suo corso (il Comune di Lonato si è costituito parte civile), per quanto riguarda la ex Traversino sono proseguiti gli incontri per definire come verificare se i rifiuti abbiano determinato inquinamento al di fuori della discarica stessa, se ci sia pericolo di nuovo inquinamento e, in tal caso, quali siano le opportune azioni di bonifica. Fuori dall’area e soprattutto, nell’acquedotto per ora non sono stati riscontrati esuberi di inquinanti, ma servono ulteriori accertamenti e una diversa modalità di caratterizzazione, con nuovi piezometri. Scongiurato, invece, il rischio di radioattività (che aveva portato ad aprire un tavolo in Prefettura), perché Arpa ha ravvisato quantità "compatibile con livelli di radioattività naturale normalmente presenti nelle acque di falda lombarde e non evidenziano l’esistenza di alcuna situazione di contaminazione antropica".

Nel percorso di riconoscimento della responsabilità, la Provincia ha valutato non accoglibili le osservazioni trasmesse da Giovanni Vezzola "in quanto non contenenti elementi tecnici atti a dimostrare la non responsabilità della potenziale contaminazione delle matrici ambientali cosi come evidenziata nella relazione accertata da Arpa". Ora partirà la nuova caratterizzazione che dovrebbe permettere di capire se ci sono superi in matrici ambientali e che strade si devono intraprendere. "Come Comune – spiega il sindaco Roberto Tardani – stiamo seguendo ogni aspetto di questa vicenda. Abbiamo chiesto un tavolo tecnico con Provincia e Arpa".

F.P.