LUCA BALZAROTTI
Cronaca

Louis Calvetti, dall’Illinois ai monti di Loveno. Così ha ripercorso la storia dei suoi nonni, emigrati negli Usa

Il caso del 55enne statunitense è stato presentato dalla Cna al Ttg di Rimini come modello di turismo delle radici da incentivare perché favorisce la destagionalizzazione

Louis Calvetti, 55 anni, vive nell’Illinois (Stati Uniti). Qui insieme alla cugina Martina, 21 anni

Louis Calvetti, 55 anni, vive nell’Illinois (Stati Uniti). Qui insieme alla cugina Martina, 21 anni

Paisco Loveno (Brescia) – “Sei anche tu una Calvetti? Non l’avevo mai visto, ma in quell’abbraccio ho sentito la famiglia”. Martina ha 21 anni e studia “Scienze del turismo e comunità locale” all’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Louis, 55, vive nell’Illinois, negli Stati Uniti. È nipote di Antonio Calvetti e Maria Mansini, bresciani che nel 1900 si sposarono nella chiesetta di Loveno, piccolo borgo montano della Valcamonica, prima di emigrare negli Stati Uniti, in cerca di fortuna. Il figlio minore diventò il padre di Louis, il primo “Calvetti d’America” a tornare nel luogo d’origine. “Una guida della Valcamonica, Marta Ghirardelli, si è messa in contatto con i miei lontani cugini Graziella, Mattia e Martina Calvetti – racconta Louis –. Abbiamo trascorso una giornata meravigliosa incontrando famigliari e nuovi amici, vedendo dove sono cresciuti i miei nonni, la chiesa dove si sono sposati e ci siamo sentiti come a casa. Un’esperienza che non dimenticherò mai”.

La “regista” del ritorno alle origini di Louis è stata la moglie Katherine, che l’ha accompagnato alla scoperta del borgo camuno e dei Calvetti che rappresentano il ponte con il suo passato. “Quando ho saputo di questa possibilità ero a Milano, stavo studiando: ho lasciato tutto e sono tornata in valle – racconta Martina –. Sono molto legata al mio territorio, ho ricostruito l’albero genealogico della mia famiglia con l’aiuto iniziale del libro “Alberi Genealogici di Loveno Grumello - Natale 2002" di Angelo Filafusi. Mi ha aiutata a ricostruire la parte iniziale che arriva fino ai miei bisnonni. L’incontro con Louis e la moglie mi ha fatto riflettere sull’importanza del ‘turismo della radici’: rappresenta un atto d’amore”.

Anche al TTG-Travel Experience di Rimini, manifestazione di riferimento per la promozione del turismo mondiale che per la prima volta ha visto la partecipazione di Cna Lombardia Turismo e Commercio, se n’è parlato. La storia dei Calvetti è stata portata dalla Cna di Brescia come esempio di turismo da incentivare in Lombardia. In Italia muove attualmente 10 milioni di persone, con un impatto economico di 8 miliardi. “Uno dei principali vantaggi del turismo delle radici – sottolinea Eleonora Rigotti, presidente di Cna Turismo e Commercio Lombardia – è la capacità di ridistribuire i flussi turistici su tutto il territorio, favorendo la destagionalizzazione e svelando al mondo l’Italia delle piccole comunità e dei borghi. Visitando questi piccoli paesi, come avvenuto in Valcamonica, questi turisti rivitalizzano comunità a rischio di spopolamento, promuovendo lo sviluppo economico locale”.