Crisi degli autisti di bus a Brescia, bonus di 2.500 euro per chi resta

L’incentivo verrà erogato sotto forma di welfare per i 750 dipendenti di Brescia Mobilità

un autobus

un autobus

Bonus di 2500 euro erogato sotto forma di welfare per i 750 dipendenti di Brescia Mobilità. Così il Gruppo che gestisce la mobilità urbana a Brescia premia i dipendenti, dirigenti esclusi, che hanno deciso di restare in azienda, in un periodo in cui la mobilità degli autisti è molto alta, per effetto della  carenza di personale che viene “conteso“ tra aziende pubbliche e private. Attualmente, sono una trentina gli autisti che mancano, più una decina di manutentori.

Per cercare di ovviare alla carenza di personale, il Gruppo sta lavorando su accordi con gli istituti scolastici, per favorire l’alternanza scuola-lavoro (retribuita), avvicinando i giovani a questa realtà lavorativa. Inoltre, nel 2018 è nata l’Academy, che permette agli iscritti di risparmiare i costi per fare la patente. Il problema, però, è anche mantenere i dipendenti nel tempo. Da qui, il bonus che premia chi è rimasto in questi anni. I fondi per coprirlo derivano dalle sopravvenienze derivanti dai fondi per i danni del Covid e per l’aumento dei prezzi dell’energia.

L’azienda ha scelto di destinare queste risorse ai dipendenti, anche alla luce dell’inflazione del 2022 e 2023 che ha ridotto il potere d’acquisto. Il bonus da 2500 euro in parte va incontro alle richieste dei sindacati, secondo cui però la scelta dovrebbe essere strutturale: ipotesi, questa, che però non sarebbe sostenibile, soprattutto alla luce del calo di utenti dopo Covid, ancora non totalmente recuperato.