Brescia, bambino di due anni colpito da un proiettile a Corte Franca. Operato, sta meglio

Ad esplodere il colpo è stata una guardia giurata, che avrebbe sparato ai cartelli stradali mentre era con i nipotini. L'uomo è in caserma, il piccolo è sveglio e respira autonomamente: medici ottimisti

Un cartello stradale colpito dalla guardia giurata

Un cartello stradale colpito dalla guardia giurata

Cortefranca (Brescia) - Un bambino di nemmeno due anni (li compirà a ottobre) é stato operato ed è in prognosi riservata, dopo essere stato raggiunto da un proiettile esploso da una guardia giurata di 46 anni. E' sveglio e respira autonomamente. I medici sono ottimisti sull'evolversi delle sue condizioni. Lo comunica l'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove il piccolo è stato trasportato d'urgenza. L'episodio è accaduto ieri sera a Corte Franca, un Comune in provincia di Brescia. Il bambino era alla finestra di casa quando è stato raggiunto dal proiettile. I contorni dell'episodio appaiono al momento ancora piuttosto oscurii. Resta infatti soprattutto ancora da capire perché la guardia giurata, che è un vicino di casa, abbia sparato in aria. L'uomo al momento si trova in caserma a disposizione dei carabinieri che indagano.

Carabinieri (foto d'archivio)
Carabinieri (foto d'archivio)

Nei confronti della guardia giurata finora non sono stati presi provvedimenti dal pm di turno Benedetta Callea che deve ancora ricostruire l'esatta dinamica di quanto accaduto. La guardia giurata non era sola ma con due nipotini e la prima ipotesi, ancora da confermare, è che stessero sparando ad alcuni cartelli stradali secondo la prima ricostruzione. Possibile che venga disposta una perizia balistica per calcolare la traiettoria del proiettile. «Ho sentito il padre che urlava "lo hai ammazzato" e ho visto la mamma correre in strada con il bambino tra le braccia» ha raccontato un vicino di casa della famiglia del bambino ferito, che è di origine straniera. 

Il piccolo è vivo ma in prognosi riservata all'ospedale di Bergamo. Il proiettile e' partito dalla pistola della guardia giurata di 46 anni che si trovava in strada con nipoti. I carabinieri della compagnia di Chiari, coordinati dal pm di turno, Benedetta Callea, sono al lavoro, ma su un particolare sembra esserci maggior chiarezza. Da una prima ricostruzione, infatti, il gruppetto formato da zio e nipoti intorno alle 23 avrebbe sparato in direzione di un cartello stradale. L'uomo e' stato portato in caserma, ma sinora nei suoi confronti non sono stati presi provvedimenti formali. Dai primi accertamenti "emergerebbe che l'uomo, regolare detentore di arma da fuoco, avrebbe esploso dei colpi, uno dei quali ha colpito il bambino".