Coronavirus, Francesco Renga e "Angelo": il video dedicato alla sua Brescia ferita

Le immagini della città deserta: "Dobbiamo riempirla d’amore, solidarietà e comunione. Quello che è successo non piegherà il nostro spirito"

Brescia, 4 aprile 2020 . "Angelo, prenditi cura di lei". Francesco Renga ha reso omaggio alla sua Brescia, duramente ferita dall'emergenza Covid-19, postando un video che mostra immagini della città deserta accompagnata da una delle sue canzoni più celebri, che gli è valsa il trionfo al Festival di Sanremo del 2005. Le immagini del video si snodato attraverso alcuni dei luoghi simbolo della Leonessa. Una città che soffre ma che non si arrende. Come detto di recente dallo stesso cantante. 

"Quelle che vedrete sono immagini della mia città, Brescia. Sono immagini di questi giorni... Mostrano una città desolata, spettrale, una città vuota. Tocca a noi riempirla. Ora, subito - ha scritto il cantante sul suo profilo Facebook -. Dobbiamo riempirla d’amore, solidarietà e comunione. Quello che è successo non riuscirà a spegnere la nostra luce e non piegherà il nostro spirito... non può, non deve! Questa vuol essere una preghiera di aiuto e allo stesso tempo un messaggio di speranza e di fiducia nel futuro". 

Negli scorsi giorni l'ex Timoria aveva raccontato il dramma vissuto dal territorio lombardo, in particolare da Brescia e Bergamo. "A livello nazionale non si è capito quanto sta accadendo qui e a Bergamo", ha detto nei giorni scorsi. Ed è anche per questo che ha avviato, col Comune di Brescia, l'ex compagna Ambra Angiolini, Fabio Volo e altri artisti bresciani una raccolta fondi "Sostieni Brescia, dona per la tua città, aiuta le famiglie". Proprio nell'ambito di questo progetto rientra il video di "Angelo"

"Ho ancora nelle orecchie le sirene delle ambulanze ininterrotte, notte e giorno - ha spiegato -. Quel che è certo è che Brescia non sarà piegata dal coronavirus, nonostante i tanti decessi e il dolore. E da qui potrebbe partire un esempio per tutta Italia". E le parole di "Angelo" - brano dedicato alla nascita della prima figlia - assumono una nuova luce, nel contesto dell'emergenza Coronavirus. Un inno d'amore e di speranza per un territorio messo in ginocchio dalla diffusione del Coronavirus. Ma pronto a rialzarsi.