Coronavirus, allarme della polizia penitenziaria: "Noi senza mascherine"

Brescia, il sindacato di Polizia penitenziaria: "Disposti a pagarle"

Un agente a Canton Mombello

Un agente a Canton Mombello

Brescia, 16 marzo 2020 - «Dateci le mascherine , le stiamo esaurendo, siamo disposti anche a pagarle". A lanciare l’allarme è la Polizia penitenziaria in servizio a Brescia, tra Canton Mombello e Verziano. L’emergenza da Coronavirus sta mettendo a dura prova anche il personale che lavora a stretto contatto coi detenuti. "Siamo sottoposti a una doppia pressione – spiega Antonio Fellone, segretario nazionale del Sinappe, il sindacato di maggioranza della categoria –: da un lato l’impegno aumenta perché c’è da prevenire qualsiasi rivolta, uno sforzo che a Brescia ha dato ottimi risultati. Dall’altro lato dobbiamo proteggere noi, le nostre famiglie e i detenuti stessi dai contagi". Se a Verziano, 135 detenuti, non ci sono problemi di spazio, a Canton Mombello il sovraffollamento continua a regnare sovrano, con 370 reclusi per una capienza di 250 posti.

In più nell’istituto di via Spalti San Marco vige la vigilanza dinamica, ossia celle aperte per molte ore al giorno, e i contatti interpersonali sono agevolati. "Finora non si sono registrate positività, ma ne basterebbe anche una per creare il caos. Per ovvie ragioni noi della Penitenziaria non possiamo attuare il telelavoro, dobbiamo essere presenti, e i dispositivi di protezione scarseggiano. Il migliaio di mascherine della Protezione civile nel giro di 3-4 giorni termineranno. Nella casa circondariale lavoriamo in 200, già una mascherina durerebbe 2 ore ma noi la teniamo per un turno intero. Riforniteci al più presto". Le carceri al tempo del Covid sono costrette pure a ripensare l’organizzazione interna per far fronte al diritto dei colloqui tra familiari e detenuti. Ci si attrezza con la tecnologia: "Abbiamo potenziato i computer per le videochiamate via Skype e facciamo fare molte più telefonate" continua Fellone.

A Bergamo ci si muove nella stessa direzione e in queste ore sono arrivati 8 nuovo pc regalati dal fornitore del Comune, Globo, alla casa circondariale. Non solo. La Penitenziaria partecipa alla guerra contro il virus con una raccolta fondi per regalare al Civile di Brescia un respiratore. "Puntiamo ai 9mila euro. Ce l’abbiamo quasi fatta.