Contro il clientelismo Da 50 anni con i deboli

Riconoscimento al coraggio di don Giacomo Panizza, sacerdote antimafia

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Don Giacomo Panizza, sacerdote pontogliese è stato insignito dell’onorificenza di Commendatore al Merito della repubblica Italiana dal presidente Sergio Mattarella. Premiato "Per l’impegno, di tutta una vita, a favore dell’inclusione sociale attraverso una rete di volontariato che si occupa di individuare percorsi di recupero per persone in grave difficoltà". Don Giacomo, che è ancora fortemente legato alla sua Pontoglio e a Brescia, di cui parla il dialetto nonostante abbia lasciato il Bresciano quasi 50 anni ha, ha fondato nel 1976 a Lamezia Terme “Progetto Sud“ una comunità autogestita insieme a persone con disabilità che collabora anche con la Caritas della Calabria. La comunità nasce nel 1976 come progetto autogestito di convivenza fra persone con disabilità e non, con l’intento di fare comunità. Favorisce la diffusione di poli di inclusione e integrazione fra soggetti differenti, curando e tutelando i diritti di cittadinanza. Negli anni ha ampliato la sua azione in attività di volontariato e di recupero di minori, tossicodipendenti, immigrati, malati di Aids, prostitute, poveri e bambini affetti da autismo. Don Giacomo è noto come il “Sacerdote antimafia“. "Il mio lavoro qui è mirato a dimostrare che non solo è bello ricevere ma donare – spiega - Stiamo insegnando a non seguire la mafia e la mentalità mafiosa. In Calabria tante persone per la malattia, per il lavoro e per tanti problemi rischiano di finire nella logica dei favori e non dei diritti. Io invece insegno la bellezza di fare il proprio dovere. Ovviamente chi più paga il clientelismo sono in deboli, come i disabili, i bimbi autistici, gli anziani non autosufficienti e gli ammalati psichiatrici. La logica del clientelismo è molto comoda alla criminalità organizzata, che ha bisogno di persone che possano essere sottomesse. Noi lavoriamo perché questo non accada, nella nostra comunità che non è solo una casa, ma una serie di case, di servizi e di reti pensati per il prossimo". Don Giacomo non sapeva che sarebbe stato premiato. "Qualche giorno fa mi è stata ventilata la possibilità di ricevere un premio dal Presidente Mattarella - spiega – stamani ho avuto la notizia ufficiale mentre mi recavo al Forum del Terzo Settore. E al nostro Presidente non si può dire no". Milla Prandelli