
È intervenuto l’elisoccorso
Cividate Camuno (Brescia), 12 maggio 2020 - Matilde Gioia è ancora in terapia intensiva, ma mostra piccoli segnali di miglioramento che fanno ben sperare. È presto per sbilanciarsi, ma dall’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, a quanto risulta ai carabinieri, trapelano notizie incoraggianti sulle condizioni della bimba di 22 mesi domenica azzannata dal cane dei nonni. I medici non hanno ancora sciolto la prognosi. Matilde continua a essere sotto stretta osservazione, però i parametri vitali danno indicazioni positive. E oggi, a 48 ore dall’aggressione, i medici potrebbero iniziare lentamente a svegliarla per valutare le sue reazioni. La piccola, non ancora due anni, l’altro giorno si era recata con la mamma Alessia, ostetrica per l’Asst Vallecamonica, e con il padre Stefano, ginecologo dell’ospedale di Esine – la famiglia è di Berzo Inferiore - dai nonni, che vivono a Cividate Camuno. Dopo due mesi di restrizioni domiciliari per la pandemia, quella del 10 maggio era la prima domenica che i Gioia trascorrevano tutti insieme.
La festa della mamma però ha avuto un epilogo imprevisto e sconvolgente: una volta pranzato, intorno alle 15, Matilde e la nonna sono uscite in giardino per giocare. L’ampio spazio verde della villa di via Borgo Olcese da una decina d’anni è il regno di Bolt, un cane di razza boxer che gira liberamente ed è descritto da tutti come mansueto e amico degli umani. Nonno Giancarlo, già direttore del dipartimento Veterinario della Ats della montagna e veterinario a sua volta, lo conosce bene. Anche Matilda era già stata in compagnia di Bolt. Domenica però non si sa che cosa sia scattato nella testa all’animale: appena ha visto la bambina trotterellare, l’ha assalita. E sotto gli occhi attoniti della nonna – poi finita in ospedale per lo choc – il molosso l’ha morsicata con violenza alla nuca. Matilde è stata portata subito in ospedale a Esine. Ma a stretto giro, considerata la gravità dell’evento, è stata trasferita in volo al reparto specializzato del Papa Giovanni di Bergamo. Durante il viaggio la bimba è entrata in arresto cardiaco, ma i medici hanno compiuto il miracolo di rianimarla. La sua lotta per la vita continua. Ma in queste ore si è registrata una schiarita, qualche appiglio per sperare che si riprenda c’è. L’episodio è nelle mani dei carabinieri della compagnia di Breno. I militari guidati dal capitano Filiberto Rosano hanno già ascoltato i parenti della bimba. E ora, con il magistrato, attendono l’evoluzione delle sue condizioni cliniche per decidere la sorte di Bolt.