
Elisoccorso
Cividate Camuno (Brescia), 11 maggio 2020 - Doveva essere una domenica di festa, a casa dai nonni dopo lunghe settimane di restrizioni domiciliari per la pandemia. Ma il primo pranzo in famiglia della ‘fase due’ è virato in dramma: il cane di casa – un boxer – ha azzannato una bimba di soli ventidue mesi. E la piccola Gioia, adesso, è in fin di vita all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo. È successo ieri a Cividate Camuno, nel giardino di un’abitazione di via Borgo Olcese.
I contorni dell’episodio sono ancora da definire, perché in serata i carabinieri della compagnia di Breno, che indagano sull’accaduto, non erano ancora riusciti a sentire i parenti della piccola, tutti accorsi al suo capezzale. Quel che è certo che la bambina, un anno e dieci mesi, si era recata con la mamma e il papà – di Berzo Inferiore – a pranzo dai nonni, che vivono appunto a Cividate Camuno in compagnia del loro cane. Stando a quanto ricostruito finora, subito dopo pranzo la piccola è uscita in giardino per giocare e si è trovata a tu per tu con il boxer. Non si sa che cosa abbia scatenato la reazione dell’animale. E nemmeno se Gioia sia sgattaiolata all’aperto da sola, sfuggendo al controllo dei familiari, o se fosse con loro. Fatto sta che il molosso l’ha aggredita mordendola furiosamente alla testa, riducendola in condizioni disperate. Soccorsa in elicottero, durante il volo è entrata in arresto cardiaco, ma i sanitari pare siano miracolosamente riusciti a rianimarla. Ora è gravissima all’ospedale di Bergamo.
La vicenda di Gioia ricorda un’altra tragedia simile capitata il 17 settembre 2017 in un giardino di Flero, con un epilogo purtroppo mortale. Viktoria, da sola a casa del nonno, fu azzannata dai suoi due pitbull, e non ebbe scampo. Ora i parenti – nonno, madre e padre – dovranno affrontare un processo per omicidio colposo.