REDAZIONE BRESCIA

Chiari, la pandemia non ferma la raccolta differenziata: 85,5%

Soddisfatto il presidente della municipalizzata. Continua la lotta ai furbetti

Il Covid-19 ha reso più difficile la raccolta differenziata, specie perché le tante persone in quarantena o isolamento fiduciario hanno dovuto per forza di cose, seguendo quanto disposto dai Decreti del Governo, conferire la loro spazzatura in un’unica frazione. Lo spiega Marco Salogni, presidente della municipalizzata Chiari Servizi, che è comunque riuscita, da gennaio ad agosto del 2020 ad assestarsi sull’85,5%, grazie al costante lavoro di sensibilizzazione e all’internalizzazione di alcune attività, come la raccolta in alcune aree del paese.

"La pandemia non ha ridotto le stime, in termini di percentuale di raccolta differenziata previste per l’anno 2020 – spiega Salogni –. Durante i mesi della pandemia abbiamo assistito alla chiusura delle utenze non domestiche, ma abbiamo assistito ad un conseguente aumento delle frazioni raccolte presso le utenze domestiche".

Secondo Salogni la pandemia causerà problemi per quanto riguarda i rifiuti che al momento non sono ancora stati pienamente considerati. "Tale disposizione, insieme al ritorno del cosiddetto “usa e getta“ sarà uno dei problemi più importanti da affrontare nei prossimi mesi in quanto una maggiore produzione di materiali, richiede una maggiore produzione di energia e allo stesso tempo una maggiore richiesta di materiali. I materiali utilizzati in genere sono materiali “vergini“, per questo motivo sarà importante valorizzare e utilizzare sempre più i materiali derivanti dalla raccolta dei rifiuti. Avremo dati più precisi nei prossimi mesi".

Intanto l’azienda ha rinnovato il proprio parco macchine, impiegando nuovi mezzi ecologici. Non solo: ha inserito una nuova attrezzatura per compattare il cartone. "Nonostante tutte le difficoltà possiamo dirci soddisfatti – sottolinea Salogni –, poiché i risultati e la reazione da parte della popolazione non mancano. Le frazioni sono abbastanza pure. Per esempio nella plastica c’è solo il 10% di scarto. Continua anche la lotta all’abbandono dei rifiuti. Solo ad agosto una decina di persone è stata colta a lasciare sacchetti dove non doveva. Siamo sempre più attenti, anche perché questo è fondamentale dal punto di vista sanitario".

Mi.Pr.