Brescia, chiuso un centro massaggi cinese: nascondeva un giro di prostituzione

Le indagini sono iniziate dopo numerose segnalazioni da parte dei residenti della zona: nell’attività lavoravano tre donne e la titolare, tutte di cittadinanza cinese

Nell'attività di Brescia si consumavano rapporti sessuali in cambio di denaro

Nell'attività di Brescia si consumavano rapporti sessuali in cambio di denaro

Quando sono entrati, i poliziotti hanno trovato di centinaia di preservativi, stanze in cui si consumavano abitualmente rapporti sessuali. Per questo un centro massaggi orientale nella città di Brescia è stato chiuso dalla Questura: la proprietaria è indagata per sfruttamento della prostituzione.

Le segnalazioni dei residenti

Ciò che succedeva realmente dietro l’insegna luminosa era tempo segnalato alle forze dell’ordine dai residenti della zona. L’attività commerciale era piuttosto conosciuta in città e la polizia ha iniziato a indagare sui clienti e sulle attività delle donne all’interno.

Dopo aver raccolte indizi dall’osservazione del luogo, la polizia ha fatto irruzione e ha trovato segni inequivocabili delle attività di prostituzioni, tra cui tantissimi contraccettivi e circa 4.300 euro in contanti (tutto sequestrato).

Chi lavorava nel centro massaggi

Nel centro massaggi lavoravano quattro donne di cittadinanza cinese. Una volta identificate gli inquirenti hanno scoperto che tre di loro non hanno alcun contratto di lavoro: la struttura è stata chiusa.

Secondo gli investigatori, all’interno dell’edificio i clienti avevano rapporti sessuali dietro il pagamento in contanti versato alla proprietaria, che ora è indagata per sfruttamento della prostituzione.