
Divieto di accesso alla metropolitana e alla stazione ferroviaria di Brescia. È il provvedimento Dacur, il primo firmato dal questore...
Divieto di accesso alla metropolitana e alla stazione ferroviaria di Brescia. È il provvedimento Dacur, il primo firmato dal questore nel Bresciano, emesso nei confronti di tre ragazzi protagonisti di violenze nelle aree in questione. Il nuovo strumento di prevenzione, introdotto dal decreto sicurezza, dà la possibilità al capo della polizia di Stato, in qualità di autorità provinciale di pubblica sicurezza, di adottare il divieto di ingresso alle infrastrutture ferroviarie, aeroportuali, marittime e di trasporto pubblico locale nei confronti di chi sia stato denunciato o condannato per delitti contro la persona o contro il patrimonio commessi in quegli spazi pubblici. Un ammonimento che rischia di costare caro in caso di trasgressione: l’arresto da sei mesi a un anno.
A sperimentare per la prima volta a Brescia il Dacur sono stati appunto tre giovani. Un ventiduenne che ad aprile è stato promotore di un’aggressione alla stazione ferroviaria. Invitato ripetutamente a uscire dallo scalo giacché era stato sorpreso sui binari ben oltre l’orario di chiusura, il ragazzo si è scagliato contro i vigilanti, costretti a chiedere aiuto alla polizia per bloccarlo. Dopo essere stato denunciato per lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale, si è visto notificare il divieto di mettere piede alla stazione per i prossimi sei mesi. Un altro Dacur è stato emesso nei confronti di altri due giovani che nei giorni scorsi alla fermata San Faustino della metropolitana ne hanno aggredito un terzo, procurandogli serie ferite. Per entrambi, denunciati, il divieto d’accesso a tutte le stazioni (compresa quella ferroviaria) durerà un anno.
Beatrice Raspa