PAOLO CITTADINI
Cronaca

Caporalato in Franciacorta, due arresti

Stranieri sfruttati per la raccolta di ortaggi e frutta

Reclutamento di migranti

Brescia, 26 febbraio 2019 - Sulla carta si presentava come una conosciuta e affidabile società che forniva manodopera alle più importanti aziende vitivinicole della Franciacorta, per gli inquirenti invece la Demetra srl di Passirano sarebbe stata a capo di una rete organizzata «dedita all’attività di reclutamento di lavoratori stranieri per la raccolta di ortaggi o frutta nei campi in condizioni di sfruttamento».

Ai domiciliari, raggiunti ieri da una ordinanza di custodia cautelare, sono finiti Cristian Zaninelli, 44 anni, e Cristiano Gallizzoli, nato a Iseo nel 1975 e residente a Lovere. I due sono i legali rappresentanti della impresa finita nel mirino della Procura di Brescia che ha coordinato le indagini condotte dalla polizia Locale di Montichiari. Il primo è il presidente del consiglio di amministrazione mentre il secondo è il consigliere delegato della società. Concorso in intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro il reato che gli viene contestato. Per il gip Giulia Costantino i due imprenditori avrebbero fornito ai lavoratori “fittizi contratti di assunzione redatti al solo fine di far fronte ad eventuali controlli ispettivi”. Trentaquattro i richiedenti asilo reclutati dal 1 agosto al 15 ottobre tra Cazzago San Martino, Montichiari e Passirano e destinati a lavorare in Franciacorta, la patria delle bollicine italiane. «La paga oraria tra i 4,28 e i 5,88 euro all’ora era inferiore di oltre il 40% rispetto a quella di 7 euro stabilita dal contratto provinciale – scrive il gip - Il numero di ore di lavoro, tra le 9 e le 10, era superiore di quello massimo consentito» .

A suffragare il lavoro di indagine documenti trovati negli uffici della società. «Dal raffronto tra il contenuto delle buste paga, il conteggio delle ore e le testimonianze dei lavoratori – scrive il gip nell’ordinanza di custodia cautelare – emerge la falsità ideologica delle buste paga recanti un numero di ore inferiore rispetto a quelle lavorate e una paga oraria (da 7 a 11 euro) superiore a quella percepita». Una contabilità “parallela e fasulla”. Coi vertici della Demetra è finito ai domiciliari anche un 34enne indiano, Bablu Bablu, che avrebbe rivestito il ruolo del reclutatore degli stranieri pronti a pagarlo tra i 50 e i 100 euro. Il nome della Demetra era emerso quando erano stati arrestati altri tre caporali, due indiani e un pachistano, che si facevano versare dai richiedenti asilo impegnati nelle vigne due dei sette euro guadagnati. A far scattare l’inchiesta l’arresto a Montichiari del titolare di un’azienda che pagava stranieri in nero.