Brescia e Bergamo capitali della cultura: "La sfida è costruire nuovo modello culturale"

La due città saranno le capitali nel 2023. L'impegno di Laura Castelletti: già al lavoro per valorizzare il circuito museale del territorio

Laura Castelletti, vicesindaco e assessore alla Cultura, al Tempio Capitolino

Laura Castelletti, vicesindaco e assessore alla Cultura, al Tempio Capitolino

Brescia, 19 luglio 2020 - "Non un risarcimento, ma l’invito alla sfida importante di dimostrare la nostra capacità di uscire da una situazione di grave crisi mettendo la cultura al centro". Così il vicesindaco e assessore alla Cultura di Brescia, Laura Castelletti, interpreta il ruolo che la città condividerà con Bergamo nel 2023 come “Capitale della cultura”. La conferma ufficiale è arrivata con l’approvazione in Senato del decreto Rilancio, contenente l’emendamento del Governo per assegnare il riconoscimento alle due città duramente colpite dal Covid, in deroga al normale iter. "Diventare “Capitale della cultura” è un sogno che abbiamo coccolato molto in questi anni - spiega Castelletti -, ci stavamo attrezzando per il 2022. L’esperienza del Covid ci ha unito ancora di più a Bergamo". In un momento in cui la pandemia ha portato alla sospensione di quasi tutte le attività culturali, per Castelletti le capitali della cultura avranno il compito di indicare la strada su come ‘fare cultura’ nei prossimi anni. "Non la considero un risarcimento per la sofferenza vissuta – sottolinea Castelletti, in riferimento all’iter semplificato con cui è arrivato il titolo - ma piuttosto come la sfida a costruire un nuovo modello". Il progetto andrà presentato nel 2022. Nei giorni scorsi, i due assessorati alla Cultura hanno incontrato tutti i musei di città e provincia.

"Abbiamo cominciato a ragionare su una piattaforma comune di promozione di tutta l’attività museale del territorio – prosegue il vicesindaco - con l’idea che la valorizzazione del patrimonio e la rinascita dopo la pandemia non possa restare nei confini della città". A livello operativo, il primo passo sarà la costituzione di una associazione che terrà insieme i due Comuni e Ubi Banca, primo partner ufficiale che, col suo contributo, consentirà di sostenere le realtà culturali (i bilanci sono in sofferenza). "Proporremo però di allargare l’associazione alle altre realtà rappresentative e istituzionali del territorio", aggiunge Castelletti. Tra le collaborazioni avviate c’è anche quella col Centro di ricerca Ask dell’Università Bocconi, fondato per promuovere attività di ricerca, progettazione culturale e gestione di istituzioni culturali.