FEDERICA PACELLA
Cronaca

Caffaro, diminuiscono i lavoratori che gestiscono la barriera idraulica

I sindacati scrivono al Prefetto: il 31 marzo chiude la società che si occupa di estrarre l’acqua

di Federica Pacella

Continuano a diminuire i lavoratori di Caffaro Brescia che, almeno fino al 31 marzo, si occuperanno del mantenimento della barriera idraulica. Il sistema di pompaggio in corso, pur con le sue inefficienze, è l’unico sistema che consente di evitare che l’inquinamento storico del sito industriale di via Milano, uno dei più grandi e complessi Siti di interesse nazionale, raggiunga la falda, innescando una bomba ecologica per Brescia. In questi anni, l’emungimento è stato effettuato da Caffaro Brescia, società in affitto nel sito (finita sotto sequestro per disastro ambientale) che, tuttavia, ora è in liquidazione e che dal 31 marzo chiuderà i battenti. "Nonostante dal tavolo regionale sia emersa una certa tranquillità sul fatto che l’azienda continuerà a mantenere l’emungimento anche dopo il 31 marzo, noi non abbiamo alcuna prova di questo", sottolinea Patrizia Moneghini, della Filctem Cgil che, con la Femca Cisl, venerdì scorso ha incontrato il liquidatore dell’azienda e che ieri ha scritto alla Prefettura. "Abbiamo chiesto quale sia l’intenzione dell’azienda dopo quella data, ma non ci è stata data alcuna certezza, perché sul proseguimento dell’emungimento ci sono dei contenziosi". Altro problema sollevato nella missiva riguarda il modo in cui viene garantito l’emungimento. Già lo scorso 19 febbraio i sindacati avevano lanciato l’allarme perché, nell’incertezza, i lavoratori si stanno affrettando a cercare nuove collocazioni. "La prossima settimana scade un tempo determinato che l’azienda ha deciso di non trattenere. Si tratta di un elettrostrumentista, figura chiave per garantire le turnazioni. Diminuiscono sempre di più le figure per garantire il presidio 7 giorni su 7, 24 ore su 24, in sicurezza per i lavoratori e per il sito". Intanto, il custode giudiziario nominato dal Ministero dopo l’indagine su Caffaro Brescia della Procura (che ha portato all’interdizione dalle attività dei vertici dell’azienda) ha chiesto al commissario straordinario Roberto Moreni lo stralcio dal progetto di bonifica, per ragionare su un anticipo della gara per la messa in sicurezza e proseguimento della barriera idraulica. "Ma chi entrerà a fare questo lavoro? E con che tempi?", si chiede Moneghini che, ai tavoli istituzionali, ha avanzato la proposta di utilizzare gli stessi lavoratori di Caffaro Brescia, qualificati nel mantenimento dell’emungimento.