Borgo San Giacomo (Brescia), 14 settembre 2024 – La pala seicentesca che raffigura “San Fermo che intercede presso Dio perché protegga i contadini e gli allevatori di Borgo San Giacomo” tornerà presto al suo originario splendore. Per oltre cinquant’anni è rimasta “nascosta” sotto la polvere e le “ferite” lasciate dal tempo che scorre nella sacrestia della Chiesa di San Giacomo Maggiore a Borgo San Giacomo, una piccola località in provincia di Brescia.
Un periodo assai prolungato, che lasciava temere il pericolo che un simile tesoro, sia della fede che dell’arte sacra, potesse andare perduto, ma invece la Parrocchia ha deciso di dare il via all’intervento di restauro: “Ci stavamo pensando da un po’ di tempo – spiega il parroco don Fausto Mussinelli - e adesso abbiamo voluto metterci all’opera, cercando di coinvolgere anche gli agricoltori della nostra comunità visto che l’opera raffigura San Fermo, il loro patrono. All’inizio, appunto, abbiamo fatto affidamento sulla generosità dei nostri agricoltori e contadini, ma in seguito siamo riusciti a compiere un significativo passo in avanti quando abbiamo ricevuto il cospicuo contributo della Fondazione della Comunità Bresciana. Il costo del restauro non è ancora del tutto coperto, ma siamo pronti a continuare con il nostro impegno, anche perché le cose da restaurare sono diverse…”.
In attesa di poter ampliare il raggio d’azione del restauro a tutto il complesso storico-artistico dell’edificio sacro bassaiolo, ha così preso il via l’intervento dedicato al recupero della tela (dalle dimensioni di 185 per 220 centimetri), che verrà seguito per conto della Soprintendenza di Brescia dalla dottoressa Laura Sala.
Il restauro
Un lavoro davvero impegnativo che è stato affidato al qualificato restauratore bresciano Leonardo Gatti: “Si tratta di un dipinto di autore ignoto della scuola bresciana del XVII secolo – ci racconta lo stesso professore - Un’opera di interesse anche dal punto di vista storico perché vi sono rappresentate contemporaneamente l’antica chiesa di San Genesio e quella di San Giacomo Maggiore e questo permette di vedere una testimonianza diretta sulle condizioni dei luoghi di culto di quell’epoca lontana a Borgo San Giacomo".
“Abbiamo subito constatato che la tela si trova in un pessimo stato di conservazione, con colori che hanno perso luce e brillantezza. Da segnalare, inoltre, che l’opera è stata collocata su un vecchio telaio, in cattive condizioni di conservazione, e presenta sul retro parecchie pezze di tela, applicate per ricucire strappi e buchi sul fronte. Il compito che ci è stato affidato è complicato, ma abbiamo definito il nostro piano di intervento con grande attenzione e siamo decisi a mettere in atto tutte le tecniche più qualificate ed innovative per riportare questa tela al suo splendore originario e permettere così ai fedeli di Borgo San Giacomo (e non solo) di tornare ad ammirare una bella testimonianza dell’arte sacra nella Bassa Bresciana”.