Bimbi e ragazzi in fuga dal conflitto In Lombardia 4mila studenti ucraini

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Sono 4063 gli studenti ucraini accolti nelle scuole lombarde, il 22% del totale nazionale. La ripartizione per provincia vede i numeri più elevati tra Milano (986) e Brescia (811). A seguire, in base ai dati rilevati tramite l’apposita piattaforma del Ministero e forniti dall’Ufficio scolastico regionale, ci sono 495 studenti inseriti nelle scuole di Varese, 390 a Monza, 384 a Bergamo, 244 nel Pavese, 228 a Mantova, 214 a Como, 111 nel Lecchese, 79 a Cremona, 72 a Sondrio, 49 nel Lodigiano. La maggior parte (2088) sono nelle primarie, 962 nelle secondarie di primo grado, 692 nelle scuole dell’infanzia, 321 nelle secondarie di secondo grado. "Si tratta di un fenomeno nuovo e complesso – spiega il direttore dell’Ufficio scolastico regionale – ma si riscontra grande volontà all’accoglienza e disponibilità, da parte di scuole e famiglie". Per abbattere la barriera linguistica, spesso sono gli stessi studenti a fare da interpreti. "Abbiamo molti bambini russi, che si sono resi disponibili a fare da mediatori, e questo ha una grande valenza". Più che di iscrizione, per i ragazzi ucraini si parla di validazione dell’inserimento, perché la maggior parte tenderà a tornare nel proprio territorio di provenienza, appena possibile. "Il problema si porrà se dovremo iniziare il nuovo anno scolastico con questi numeri, che presumibilmente aumenteranno – sottolinea Celada – perché l’organico che stiamo chiudendo in questi giorni, è basato su dati che non li comprendono. Sicuramente è una situazione che va monitorata, soprattutto dove c’è un maggior numero di presenze e nelle scuole superiori di secondo grado, dove gli studenti per classe sono già numerosi".