Creare una pista ciclabile e pedonale, con le auto che circolare a 30 all’ora, lungo sei chilometri di strada tra Castro e Riva di Solto: uno dei più bei tratti dei laghi lombardi, frequentatissimo dagli amanti dei pedali e da chi ama camminare. È l’idea di Legambiente Alto Sebino, che vorrebbe trasformare la strada in F-bis ex Art. 2 Cds, comunque percorribile con mezzi motorizzati ma a una velocità molto moderata.
La proposta consiste nel mettere in sicurezza ciclisti e pedoni sulla strada litoranea che da Sarnico porta a Lovere con la posa di segnaletica orizzontale e verticale.
A dare lustro e armonia alla snodarsi delle curve che talvolta si trovano sotto pittoresche rocce a strapiombo non sono solo i due orridi di Castro e di Riva, ma anche la rigogliosa vegetazione mediterranea che affianca la strada, dominata dai lecci: il continuo dipanarsi di maestosi paesaggi lungo il percorso dalla Val Camonica a Montisola valorizza elementi dalla forte caratterizzazione naturalistica e ambientale. Non solo. In alcuni tratti vi sono pure dei tassodi che rendono l’atmosfera quasi tropicale, un po’ come il colore delle acque ai due orridi. Legambiente punta sulla ciclopedonale con auto a velocità limitata tra Castro e Riva di Solto anche perché i due paesi hanno strade alternative e quindi non si creerebbero problemi di traffico.
Il Circolo ha intenzione di avviare un percorso di confronto con gli enti e i portatori di interessi locali in modo da ottenere che il ministero dei Trasporti, Anas e i sindaci di Castro, Solto Collina, Riva di Solto e Lovere si facciano parte attiva per rendere permanente e controllato il limite dei 30 chilometri orari, estendendolo ai 600 metri mancanti nella località Gre’, prevedendo anche alcune giornate dove attuare la chiusura totale dei sei chilometri ai mezzi motorizzati.
Milla Prandelli