Pisogne (Brescia), 4 agosto 2024 – La sezione Legambiente del Basso Sebino Circolo Luciano Pajola , con gli altri circoli del territorio e alcuni cittadini di Pisogne, lancia una petizione per fermare la cementificazione dell’ex prato Giordani.
La difesa riguarda una delle aree verdi della zona di Pisogne, nell’area Ex Totatal, dove è in progetto la nuova Casa di Comunità di Pisogne, che sarà realizzata dell’Asst camuna a servizio di tutta la bassa valle. La prima ipotesi aveva interessato la sede dell’ex Guardia di Finanza, risultata troppo piccola per ospitare tutti i servizi che servono al territorio. Il nuovo edificio verrà realizzato nella zona nord del paese, non troppo distante dallo svincolo della statale 42, tra la chiesa della località Boschetta e il complesso del Villaggio Verdelago.
I costi, sostenuti da fondi regionali e del Pnrr, oscilleranno tra 4 e 6 milioni. Il progetto è ancora in via definizione. L’Amministrazione comunale ha deliberato in Consiglio la concessione del diritto di superficie all’Asst camuna per la realizzazione dell’immobile. Il diritto varrà per 50 anni a titolo gratuito e prevede il rispetto del “varco 120” della Rete ecologica provinciale per consentire il passaggio della fauna. Sarà realizzata una nuova palazzina che ospiterà diversi servizi, tra cui un punto prelievi, l’assistenza integrativa, i servizi sociali alla persona e alla famiglia, un ambulatorio psicologico per i pazienti fragili, un Cps, un centro per la famiglia, un ambulatorio Ifec, il Cup per la scelta o revoca del medico, una palestra per la riabilitazione specialistica ambulatoriale, un centro vaccinazioni e per le certificazioni medico legali.
La collocazione dell’immobile non piace al circolo ambientalista presieduto Dario Balotta, che ha scritto una lettera indirizzata al sindaco Federico Laini, diffusa per via telematica e cartacea tra i cittadini, per chiedere che il prato Ex Giordani “non venga cementificato per realizzare una nuova Casa di Comunità per l’autorità sanitaria locale. Per Asst possono essere usate altre ubicazioni da ristrutturare senza rovinare la natura, portare via erba al contadino che ne usufruisce, alle api che ci danno da vivere e agli altri insetti utili a tutti. Ad esempio si potrebbero ristrutturare le ex scuole elementari che sono vicine alla stazione ferroviaria e vicino al centro, comodi anche per gli anziani”. Nei prossimi giorni il documento sarà fatto protocollare in Comune.