Cori razzisti contro Balotelli, a Verona un solo indagato

Si tratta di un uomo di Agrigento, estraneo a qualsiasi gruppo ultras

La rabbia di Mario Balotelli (Ansa)

La rabbia di Mario Balotelli (Ansa)

Brescia, 22 dicembre 2019 - C'e' un solo indagato nell'inchiesta per i cori razzisti al Bentegodi di Verona del 3 novembre quando sono stati rivolti insulti e urla a sfondo razziale nei confronti del giocatore del Brescia Mario Balotelli. Nel registro degli indagati e' stato iscritto un uomo di Agrigento ed estraneo a qualsiasi gruppo ultras a Verona solo per trovare alcuni amici.  A lui si è arrivati attraverso l'incrocio delle immagini e dell'audio della partita - da dove sono arrivati gli ululati a Balotelli - e a un fermo immagine del Settore Poltrone Est in un video girato da una sua amica e poi condiviso in rete. Nessuna appartenenza a gruppi ultras, né una particolare frequentazione degli stadi: in quei giorni l'uomo si trovava a Verona per far visita a una coppia di amici; in passato aveva vissuto in riva all'Adige. I "buuu" a Balotelli, e la sospensione della partita per tre minuti, avevano scatenato un caso nazionale, provocando in un primo tempo la chiusura per una partita dell'intero Settore Poltrone Est del Bentegodi, poi sospesa in attesa di un supplemento d'indagine. La Corte d'Appello della Figc aveva poi accolto parzialmente il ricorso dell'Hellas Verona, disponendo la chiusura solo del settore 8, con sospensione condizionata per un anno. La reazione dell'attaccante delle Rondinelle aveva sollevato polemiche, da parte dell'Hellas e dei politici veronesi, che lo avevano accusato di aver esagerato. "Non è bello - aveva replicato Balotelli - ma non ho accusato il Verona, non ho accusato la curva del Verona. Ho accusato pochi scemi che lo hanno fatto e li ho sentiti. Ho accusato quei c... e basta. Di sicuro non erano due o tre perchè li ho sentiti dal campo".