REDAZIONE BRESCIA

Bacio saffico, provocazione in Loggia

Scontro in consiglio sul post “Fossi stata lesbica” di Castelletti. Lega contro vicesindaco, Gamba e Albini rispondono con la provocazione di Federica Pacella

Ecco il momento in cui le consigliere Laura Gamba e Donatella Albini si sono baciate sulle labbra in risposta provocatoria all’interrogazione della Lega Nord (Fotolive)

Brescia, 17 marzo 2015 - Laura Gamba e Donatella Albini come Biancaneve e Cenerentola. Il bacio saffico tra le due principesse Disney, ripreso dal vicesindaco Laura Castelletti sul suo blog nel post «Se fossi stata lesbica», è stato riproposto in Consiglio comunale dalle capogruppo di M5S e Al lavoro con Brescia. Anche questa una provocazione, mentre il capogruppo della Lega Nord presentava l’interrogazione proprio sul post di Castelletti. «Chiediamo – spiega Nicola Gallizioli – se la giunta non sia di fatto coinvolta in un atto discriminatorio verso chi, come noi, sostiene e crede nella famiglia naturale». Gallizioli tira in ballo anche l’educazione che il vicesindaco trasmette così alle figlie.

Accolta inizialmente con un po’ di ilarità, dopo il bacio saffico l’interrogazione accende i toni del dibattito. «Non doveva neanche essere ammessa», sbotta il sindaco Emilio Del Bono rivolgendosi al presidente del consiglio Giuseppe Ungari. «Le interrogazioni – spiega poi nel suo intervento – hanno ad oggetto atti amministrativi, e qui non c’è nulla. Se accogliessimo ogni interrogazione su dichiarazioni fatte su social e blog, trasformeremmo questa aula in bivacco». E al consigliere della Lega Massimo Tacconi, che protestava contro quest’affermazione, Del Bono replica: «Allora domani faccio l’interrogazione sulle sue torte».

Il primo cittadino non ritrova nel testo neanche il tema politico, quello dell’adozione del certificato di famiglia anagrafica, che sarà affrontato nel prossimo consiglio, dopo la petizione del coordinamento «Nuove famiglie, uguali diritti». Nell’interrogazione, la Lega chiedeva invece alla giunta di esprimere solidarietà alle Sentinelle in piedi, cattolici che sostengono la famiglia tradizionale, per quanto accaduto a Brescia il 13 dicembre, quando a pochi metri dalle Sentinelle, ferme in piedi a leggere al lume di candela, ci fu la contro-manifestazione pro coppie gay. «Alle Sentinelle in piedi è stato impedito di svolgere la loro iniziativa? No – ricorda Del Bono - come tutte associazioni hanno diritto di avere lo spazio e gli è stato concesso». «Sì ma gli altri hanno sfilato con le immagini di organi genitali – attacca Tacconi – davanti al Duomo. Ci aspettiamo almeno un accenno di solidarietà a chi ha manifestato in modo composto».

Infine, la risposta di Castelletti. «Non prendo lezioni da nessuno quando è discriminante nel suo atteggiamento. I 30 milioni di euro – aggiunge sempre rivolta alla Lega - che buttate via per il referendum regionale dovreste spenderli per sostenere le famiglie, se le avete davvero a cuore».