Rapine e spedizioni punitive, sgominata baby gang tra Brescia e Cremona: in 14 nei guai

Indagine della polizia: i raid criminali organizzati in chat, sequestrati i cellulari

Polizia in azione (foto di repertorio Attalmi)

Polizia in azione (foto di repertorio Attalmi)

Brescia, 11 settembre 2019 - Organizzavano spedizioni punitive in chat per poi entrare in azione nella vita reale. Nei guai sono finiti 14 giovanissimi, tutti destinatari di altrettante misure cautelari emesse dalla tribunale ordinario e per i minorenni di Brescia. I presunti aggressori hanno tra i 15 e i 19 anni.

Residenti nella Bassa bresciana e a Cremona, sarebbero i responsabili di diversi episodi tra cui una rapina pluriaggravata avvenuta a metà giugno sul lungolago di Desenzano del Garda, nell'area Maratona, nei confronti di un gruppo di sette coetanei. L'indagine è stata condotta dalla polizia di Stato, che ha sequestrato i telefoni cellulari. Secondo quanto ricontruito, quel giorno i giovani vevano prima insultato e minacciato e poi presi a calci e schiaffi sette ragazzi tra i 14 e i 17 anni, ai quali avevano infine rubato telefonini, portafogli, denaro, magliette, auricolari e altri oggetti personali. Dalle indagini è emerso che quanto avvenuto "era stata una vera e propria spedizione punitiva, preordinata e preparata anche con la creazione di un gruppo in chat, originata da un precedente episodio avvenuto alcuni giorni prima, in cui uno degli indagati era stato preso di mira a Desenzato da alcuni coetanei del luogo".

Venutolo a sapere, gli amici di quest'ultimo (residenti a Bagnolo Mella e Manerbio), avevano organizzato la ritorsione per dare "una lezione" ai desenzanesi e alla spedizione si erano aggiunti altri quattro o cinque giovani di origine nordafricana provenienti da Cremona.