Assi di legno sbarrano il canale per non far passare l’acqua L’oro blu ormai viene pure rubato

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CERGNAGO (Pavia)

Assi di legno a chiudere il canale, per “rubare“ la poca acqua. Non è il primo episodio che accade in quest’estate caratterizzata dall’emergenza siccità, per la quale agricoltori si contendono la scarsa e preziosa risorsa idrica anche con stratagemmi illeciti e conseguenti denunce penali. Questa volta è stato il titolare di un’azienda agricola, con sede operativa a Cergnago, ad andare a denunciare l’accaduto, nel tardo pomeriggio di lunedì, dai carabinieri della Stazione di San Giorgio Lomellina. Ha infatti trovato delle assi di legno posizionate in modo da sbarrare l’afflusso di acqua alla chiusa del canale d’irrigazione che proviene dal ramo sinistro del Cavo Plezza. Un improvvisato sbarramento che ha impedito l’irrigazione di 250 ettari di terreni coltivati a riso, mais e pioppeti.

La denuncia è stata sporta a carico di ignoti, non avendo le prove di chi avesse posizionato le assi, ma la parte lesa ha fatto presente che quello sbarramento illecito potrebbe aver favorito l’irrigazione di terreni a monte della chiusa, di fatto lanciando più che velati sospetti su chi coltiva quei terreni. Le indagini dei carabinieri sono in corso, per cercare prove concrete della responsabilità.

Le assi di legno, in base a quanto riferito dall’agricoltore danneggiato, sarebbero state posizionate tra le 21 di sabato scorso, quando lo stesso agricoltore aveva controllato che l’afflusso di acqua nel canale fosse regolare, e le 6 di domenica, quando ha trovato e subito rimosso l’illecito sbarramento. Il danno economico del furto d’acqua è ancora da quantificare, ma è durato comunque poche ore.

Stefano Zanette