
Disordini fra tifosi e polizia a Brescia
Brescia, 12 giugno 2015 - Perquisizioni della Digos di Brescia a casa di tre ultras del Brescia, ritenuti tra i responsabili dell'agguato ai pullman dei tifosi del Vicenza compiuto lo scorso 28 aprile dopo la partita di campionato tra il Brescia e la squadra veneta. Nell'occasione un gruppo di ultras bresciani aspettò nei pressi della tangenziale il passaggio dei pullman vicentini e si scagliò su un mezzo sul quale viaggiavano famiglie con bambini. Un bambino di 12 anni rimase ferito ad un occhio. Un tifoso del Brescia venne arrestato in flagranza di reato.
I tre nel mirino della Digos sono un ventenne, un 22enne e un 29enne e sono ritenuti i responsabili e gli organizzatori dell'agguato al pullman. Nell'occasione venne arrestato M.F., ultras del Brescia condannato poi a due mesi e venti giorni. L'arrestato, secondo gli inquirenti, era legato ai tre ultras perquisiti e denunciati per lesioni nei confronti di minore. Farebbero tutti parte di un gruppo «Indian Leno», che segue le gare del Brescia in curva, ma non sarebbero legati al gruppo organizzato Curva Nord. Nel corso delle perquisizioni gli uomini della Digos hanno sequestrato a casa del tifoso 20enne due coltelli a serramanico e un tirapugni. La Questura di Brescia per l'episodio dell'aggressione ai tifosi del Vicenza ha comminato anche dieci Daspo. Il più pesante, cinque anni, ad un capo ultrà che era già stato raggiunto da Daspo.