Desenzano, artisti di strada banditi ma in mostra c’è Banksy

Allontanati dalla piazza principale di Desenzano con un divieto ma a 400 metri si inaugara la rassegna sul principale esponente della street art

Un artista di strada

Un artista di strada

Desenzano (Brescia) - Niente artisti di strada nel centro: a Desenzano scoppia la polemica. Il divieto di esibizione nelle piazze del Comune gardesano non è una novità, perché già da qualche anno sono previsti periodi prolungati di “fermo“, soprattutto in concomitanza con i periodi di maggiore afflusso turistico. Per il 2022, dall’1 aprile e fino al 30 settembre, la delibera sindacale prevede che nelle piazze Malvezzi, Matteotti, Cappelletti e nelle vie Anelli e Santa Maria sia sospesa ogni "espressione artistica di strada" in quanto "potrebbero causare problemi di qualità dell’offerta culturale, organizzativi e di ordine pubblico". Il divieto aveva già provocato qualche malumore tra gli artisti, tanto che la vicesindaco di Brescia, Laura Castelletti, con un tweet, li aveva invitati a venire nella città capoluogo.

A innescare la miccia della polemica è stato però l’allontanamento di un artista di strada, venerdì pomeriggio, da piazza Matteotti (è intervenuta la Polizia locale, in virtù del divieto, facendo sgomberare e ripulire tutto), a due giorni dall’inaugurazione della mostra su Banksy, esponente per eccellenza della street art, da oggi nel Castello di Desenzano, a 400 metri dalla piazza (Banksy è chi Banksy fa, prodotta dalla Mv Eventi di Lonigo, curata da Michele Ciolino e Matteo Vanzan).

"Promuovere la street art con un evento di alto livello in Castello – commenta Maurizio Maffi, capogruppo PD - dopo aver giorni prima rinnovato, come succede da alcuni anni, il diniego di esibirsi agli artisti di strada, oltre ad essere una provocazione è una vera contraddizione". Secondo il sindaco di Desenzano Guido Malinverno, "le motivazioni del divieto sono scritte nella delibera. Non abbiamo negato le esibizioni degli artisti di strada: ci sono tanti altri posti dove possono andare. Abbiamo solo limitato la presenza in centro storico. Per altro è così da 3 anni, ma le polemiche escono ora, con questa forza, guarda caso nell’anno della campagna elettorale". Il primo cittadino spiega che certe esibizioni possono creare disturbo alla normale fruibilità delle piazze. "C’è chi si lamenta, magari venendo dal sindaco e non creando polemiche sui social. Ad ogni modo , incassiamo anche questa e andiamo avanti, perché oggi dobbiamo pensare a ben altri problemi. Qui c’è una grande crisi, ci sono aziende sane che sono in difficoltà e devono fermare la produzione per i costi dell’energia, a breve scadono i finanziamenti sull’acquisto della benzina, ci sono i profughi. Pensiamo a questo".