Arriva a scuola ferita "Sono stata aggredita"

Una ragazza di 19 anni ha raccontato di aver subito una tentata violen nel tragitto da casa all’Istituto Perlasca di Idro, dove frequenta l’ultimo anno

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di Milla Prandelli

Giallo a Idro, dove una diciannovenne ieri in mattinata ha raccontato di essere stata aggredita da un uomo della presumibile età di 45 anni, che l’ha attirata in un casolare abbandonato, minacciandola con un coccio di bottiglia. Secondo la giovane, iscritta all’ultimo anno dell’istituto Perlasca di Idro, i fatti sono frutto di una assurda casualità: per motivi ancora da spiegare, difatti, la giovane, che vive in un paese vicino a Idro, avrebbe perso la corriera che tutti i giorni prende per recarsi a scuola.

Non volendo ritardare, ha imboccato una strada che conosce bene e ha deciso di compiere il tragitto a corse, di modo da arrivare comunque puntuale all’inizio delle lezioni. A un certo punto, però, è stata fermata da un uomo di cui, al momento, non si conoscono le generalità.

Secondo il racconto della giovane, questo l’avrebbe costretta a entrare in un edificio diroccato in cui, presumibilmente, avrebbe voluto abusare di lei. La valsabbina non si è però persa d’animo e, anziché soccombere, ha detto di avere lottato con l’aggressore, da cui a un certo punto è riuscita a divincolarsi, purtroppo non prima di avere riportato diverse escoriazioni agli arti superiori, usati per proteggersi. Quando è arrivata a scuola, ormai in ritardo, è apparsa sconvolta. Le compagne e una insegnante si sono immediatamente occupate di lei, raccogliendone lo sfogo e consolandola. A dire di chi ci ha parlato, la giovane era spaventatissima, quasi in stato di shock.

Dalla scuola è stato chiesto aiuto al 112, che ha inviato sul posto sia un’ambulanza, i carabinieri della compagnia di Salò e quelli della locale stazione. La studentessa è stata condotta al pronto soccorso dell’ospedale di Gavardo, dove si sono presi cura di lei e dove hanno curato graffi e escoriazioni, alcuni probabilmente dovuti al coccio di vetro che il suo aggressore brandiva, come dal racconto fatto alle amiche e all’insegnante, che sono rimaste profondamente colpite da quanto è accaduto e dallo stato di prostrazione della 19enne.

Ora è in corso una serie di verifiche per capire come esattamente si siano svolti i fatti e come mai la giovane abbia incontrato una persona nel bosco.

La testimonianza della ragazza sarà preziosa per poter ricostruire la vicenda con esattezza. I carabinieri cercheranno di capire se lo conoscesse e che cosa abbia scatenato la follia nell’uomo. Non sono noti, al momento, precedenti simili nella zona dell’Eridio, che è sempre stata molto tranquilla. La ragazza, dopo le cure del caso, ha potuto tornare a casa con la famiglia.