I terreni avvelenati in Lombardia: i siti da bonificare sono più di mille, ecco dove

In un caso su tre si tratta di aree industriali dismesse. I problemi principali sono legati alla presenza di idrocarburi

L'ex Caffaro sotto sequestro

L'ex Caffaro sotto sequestro

Brescia – Non solo Sin, Siti di interesse nazionale. La Lombardia ne conta 5 sui 57 presenti in tutta Italia, tra cui anche il sito Caffaro di Brescia, ma purtroppo queste aree critiche per l’ambiente e per la salute non esauriscono il panorama dei siti contaminati. Secondo Regione Lombardia, l’aggiornamento al 31 dicembre 2022 di Agisco parla di 1.030 siti contaminati, dove sono in corso le attività di bonifica per il risanamento ambientale o con attività concluse ma in attesa di certificazione e 2.979 i siti bonificati.

Arpa Lombardia riporta, invece, che i siti censiti al 31 dicembre 2022 nell’Anagrafe Regionale come contaminati sono 1.077, con 2.922 siti bonificati. Il trend è in aumento. Il rapporto di Legambiente “Criminalità ambientale in Lombardia 2023“ parla di 973 siti contaminati contro i 949 del 2020: in un caso su tre si tratta di aree industriali dismesse che si trovano principalmente in territorio milanese (456), seguito da quello bresciano (94 casi contro i 73 dell’ultima rilevazione).

Nella maggior parte dei casi la contaminazione è riconducibile ad aree industriali dismesse, aree industriali ancora in attività e impianti di stoccaggio o adduzione carburanti. La contaminazione dei terreni è principalmente ascrivibile alla presenza di idrocarburi e in misura minore metalli, mentre per le acque sotterranee la presenza di idrocarburi e metalli riscontrata è percentualmente molto simile.

Ma chi si occupa della bonifica? Non è sempre facile individuare i responsabili o, comunque, riuscire ad ottenere che si occupino della bonifica, per tanto l’onere passa al pubblico, che poi cerca di rivalersi sui privati responsabili (con alterne fortune). L’assessorato all’Ambiente di Regione Lombardia, guidato da Giorgio Maione, ha effettuato una ricognizione delle bonifiche prese in carico dai Comuni: a settembre 2023 erano 1147 le pratiche di bonifiche dei siti orfani, di cui 649 a Milano, 142 a Brescia, per citare le realtà con maggiori criticità. Il problema, spesso, sono le risorse, che per i comuni più piccoli sono insufficienti. Proprio in queste settimane, è stato firmato il decreto del Ministero dell’Ambiente che, accogliendo la richiesta di Regione, ha rimodulato e sbloccato 10,5 milioni nell’ambito dei quasi 52 milioni PNRR destinati al territorio per la bonifica dei siti orfani. Potranno così essere bonificati i primi 17 siti orfani, di cui 8 a Milano, 1 a Como, 1 a Lecco, 5 in provincia di Monza, 1 a Varese ed 1 a Sondrio.