MILLA PRANDELLI
Cronaca

In sei mesi salvati 400 animali nel Bresciano

Il bilancio del nucleo ittico-venatorio della provincia

Polizia provinciale al lavoro

Brescia, 9 luglio 2019 - La polizia provinciale di Brescia si sta prodigando per mettere in salvo e assicurare le cure alla fauna selvatica che per qualche motivo si ferisce, viene ferita oppure è in stato di salute non ottimale. "Negli ultimi sei mesi – ha commentato il commissario Dario Saleri – siamo intervenuti in oltre 400 casi, per lo più terminati con il trasferimento degli animali nei centri di recupero animali selvatici (C.R.A.S.) di Valpredina oppure in quella di Paspardo". Dal primo giugno a oggi gli agenti della polizia provinciale hanno provveduto al recupero di circa 180 tra uccelli e quattrozampe. 

"In questo periodo abbiamo spesso a che fare con i volatili e in particolare con rondini e rondinoni, che sono nel periodo del primo involo. Molto spesso non riescono a levarsi in cielo e cadono – ha continuato Saleri – per questo motivo veniamo chiamati. La media degli interventi è di 10-20 al giorno. A coadiuvarci, specie per lo stallo temporaneo, sono i volontari della Guardia Nazionale Ambientale". Se gli uccelli faticano a spiccare il volo o cadono dai nidi, per gli ungulati il ferimento è per lo più causato da incidenti stradali.

"Caprioli, cinghiali, cervi e altri loro simili – sottolinea Saleri – spesso attraversano le strade e vengono investiti, ovviamente senza che il guidatore lo voglia. Se sono curabili li portiamo nei Cras. Altri animali che spesso aiutiamo sono i pipistrelli, per cui esiste un progetto specifico a Valpredina: si chiama life pipistrello e mira al recupero e alla tutela di questi volatili. Solo a giugno abbiamo messo in salvo una decina di loro".  La polizia provinciale risponde 24 ore su 24 al numero 0303748000. I recuperi, salvo casi urgenti e non rimandabili, sono effettuati dalle sei del mattino alle 20. La polizia provinciale rimarca di fare sempre attenzione quando si ha a che fare con gli animali, anche coi cuccioli, che non dovrebbero essere toccati in attesa dell’arrivo della mamma e degli agenti.