Brescia, aggredita fuori dalla discoteca Number One: carabinieri salvano sedicenne

Malmenata da un ventunenne che ha tentato di violentarla. I militari erano impegnati in un servizio mirato, hanno bloccato e arrestato il ragazzo

Tempestivo l’intervento dei militari impegnati in un servizio mirato sul territorio

Tempestivo l’intervento dei militari impegnati in un servizio mirato sul territorio

Brescia - Notte da incubo per una giovanissima bergamasca, appena 16 anni, che ha subito un tentativo di violenza appena uscita dalla storica discoteca Number One di Corte Franca, in provincia di Brescia. Il suo aguzzino è un 21enne veronese, già arrestato dai carabinieri della Compagnia di Chiari, che erano impegnati in un servizio di controllo disposto in seguito alle decisioni prese durante il tavolo coordinato dalla Prefettura di Brescia in merito al movimento di giovani diretti e di ritorno al Number One, che meno di un mese fa hanno preso d’assedio un treno in stazione a Borgonato. Per contenerne l’irruenza il prefetto Maria Rosaria Laganà, con i sindaci di Corte Franca, Adro e Rovato, ha disposto la presenza nel territorio delle forze Armate e di polizia e ha ottenuto la disponibilità da parte della proprietà del locale che ogni fine settimana richiama migliaia di giovanissimi di istituire dei bus navetta da e per la stazione di Rovato. L’aggressione di sabato sera – consumatasi non distante dal locale – è ancora tutta da chiarire nella dinamica.

Dalle prime ricostruzioni la sedicenne sarebbe stata aggredita dal ventunenne dopo la nottata passata in discoteca che, dopo averla malmenata, avrebbe tentato di violentarla. Erano circa le cinque del mattino e la presenza degli uomini dell’Arma dei carabinieri, coordinati dal colonnello Carlo Pessini, comandante della Compagnia di Chiari, è stata provvidenziale. Gli uomini di una pattuglia proveniente da Trenzano hanno arrestato il malvivente in flagranza di reato. La ragazzina, in stato di choc, ha ricevuto le cure del caso.

Intanto il sindaco di Rovato, pur non essendo accaduto l’episodio nel suo territorio, ha deciso di rivolgersi nuovamente al prefetto. "A prescindere da questo deprecabile episodio che è da chiarire e di cui dobbiamo capire la dinamica e la collocazione – spiega Tiziano Belotti – chiederò un incontro alla Prefettura per chiarire la questione dei bus navetta, che per noi sono un problema. Sabato sera gli agenti della polizia locale di Rovato, in servizio alla stazione ferroviaria, hanno constatato che gli addetti alla sicurezza presenti sui bus fanno selezione e lasciano a terra determinati soggetti, probabilmente non ritenuti adatti a entrare nel locale perché già noti. Questi restano in città e creano problemi, non potendo recarsi a ballare. Non vedo perché dobbiamo occuparcene noi e perché i rovatesi debbano subire le conseguenze della loro presenza e non vedo perché sia fatta selezione sui bus".