Addio alla centrale termoelettrica, vince il Comune

La conferenza di servizi ha bocciato la richiesta presentata dalla Duferco per l’area ex Stefana

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Ultimo atto per la centralina termoelettrica che Duferco Sviluppo avrebbe voluto realizzare nell’area ex Stefana di Nave. Ieri mattina, si è tenuta l’ultima conferenza dei servizi in cui è stato espresso il diniego definitivo al progetto presentato nel 2018, che prevedeva la realizzazione di due turbine alimentate a gas naturale, di potenza complessiva di 30 Mwe (megawatt elettrico). Contro il progetto aveva fatto ricorso il comune di Nave, col supporto dei “vicini“ dell’hinterland, mentre il comitato per la Valle del Garza aveva raccolto 11mila firme tra i residenti, preoccupati per le emissioni dell’impianto che avrebbero aggravato la qualità dell’aria del territorio, inserito nell’area critica. In effetti, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, "il particolato mostra una forte criticità nell’area, che sconsiglierebbe l’inserimento di qualsiasi ulteriore sorgente di potenziale emissione". A gennaio era arrivato il decreto ministeriale firmato dal ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani e dal ministro della Cultura Dario Franceschini, col giudizio negativo di compatibilità ambientale. Positivo, invece, il parere del ministero della Cultura sull’impatto paesaggistico, che però non è bastato a fare da contrappeso alla questione ambientale-sanitaria, già evidenziata nel parere negativo della Commissione Tecnica VIA e VAS espresso a novembre 2020.

Ieri, tutto l’iter si è chiuso con il diniego definitivo, che pone la pietra tombale sul progetto e su questo tipo di centrale. Ora bisognerà vedere se Duferco considererà chiusa la partita, se presenterà ricorso contro il diniego oppure proporrà un nuovo progetto.

Federica Pacella