Caldo record, crollano massi sul ghiacciaio dell'Adamello: pericolo per gli escursionisti

Coinvolto uno degli itinerari più frequentati. I gestori del rifugio Gnutti avvertono: "Non passate sotto cima Ugolini"

Caldo record, crolli in Adamello

Caldo record, crolli in Adamello

Passo del Tonale (Brescia), 20 luglio 2022 - Massi grossi come frigoriferi che precipitano sul ghiacciaio proprio in corrispondenza di uno degli itinerari più frequentati dagli escursionisti che salgono a godere delle spettacolo dell'Adamello e in particolare della zona della cima Ugolini. Le temperature roventi  ad alta quota, con le zero termico vicino a quota 4.500 metri,  non stanno risparmiando le montagne dell'Alta Val Camonica che per via dello scioglimento del permafrost si stanno sgretolando mettendo a rischio chi si trova a percorrere le vie di salita alle cime più conosciute.

Crolli che hanno fatto scattare l'allarme tanto che i gesori del rifugio Gnutti hanno segnalato che "a causa dell’estate molto calda e dell’inverno con poche precipitazioni nevosi dopo il passo è raccomandato transitare sul ghiacciaio e fortemente sconsigliato stare sulle rocce sotto cima Ugolini, che è stata, tra l’altro oggetto di un importante crollo". Dal rifugio segnalano che il tracciato per il bivacco Ugolini "al momento presenta condizioni delicate con lastroni di roccia in bilico".

La via che transita sotto cima Ugolini, una guglia evidente che si nota quando si varca il passo Adamello, è tra le più frequentate dagli alpinisti ed escursionisti poiché non richiede l’uso dei ramponi. Le persone che in estate la percorrono sono moltissime. La montagna, in quella zona, raggiunge i 3.200 metri. Attualmente è consigliabile seguire altre vie per raggiungere la cima dell’Adamello.

"La montagna va sempre affrontata con intelligenza e con la massima attenzione ai pericoli e meglio sarebbe affidarsi alle guide alpine, che conoscono il territorio – spiega Pierangelo Mazzuccheli, capo della V delegazione bresciana del Soccorso Alpino – quest’anno ad esempio, le guide di certo non seguono gli stessi percorsi dello scorso, perché le condizioni sono totalmente differenti. Il caldo è talmente intenso che le condizioni del ghiacciaio a metà luglio sono quelle che in genere si presentano a fine settembre inizi di ottobre. Unico lato positivo, per chi passa dai ghiacciai, è che i crepacci, non essendo coperti di neve, sono molto ben visibili e quindi evitabili". Nelle scorse ore l’azienda Elimast di Maffeo Comensoli, uno dei piloti di elicottero più noti di Lombardia ha pubblicato un video inquietante, che mostra come lo scioglimento del ghiacciaio Mandrone, abbia creato cascate e un ruscello che corre impetuoso verso valle. Le riserve idriche, insomma, sono allo stremo. E la montagna non abbastanza sicura.