
Nella foto Ademola Lookman (Atalanta)
Bergamo – La matassa Ademola Lookman rischia di complicarsi. La cessione dell’estate è ancora lontana dal perfezionarsi. L’attaccante anglo nigeriano, in questi giorni fermo per uno stiramento al polpaccio, non ha intenzione di restare ancora all’Atalanta, dopo l’accordo raggiunto con i suoi agenti per un quinquennale con l’Inter, e la dirigenza atalantina non ha intenzione di cederlo alla cifra di 40 milioni proposta dai milanesi. La soglia per la vendita resta quota 50. E a Bergamo attendono offerte concrete a questa cifra. Non necessariamente dalla sponda nerazzurra dei Navigli.
Il Napoli resta alla finestra, ha soldi da spendere grazie ai 75 milioni che sta per introitare dalla cessione, ormai quasi definita, di Osimhen al Galatasaray. Gli azzurri potrebbero entrare a sorpresa nella corsa per il Pallone d’Oro africano 2024: curiosamente il trofeo di miglior calciatore africano dell’anno precedente, il 2023, era andato proprio a Osimhen. Sotto il Vesuvio ci pensano, a Lookman… E ci pensano anche a Madrid, sponda Atletico. I Colchoneros in queste ore stanno a loro volta perfezionando la cessione del centrocampista brasiliano Samuel Lino al Flamengo, per 25 milioni: risorse fresche con cui dare l’assalto all’eroe di Dublino, sfruttando anche il canale di dialogo mantenuto aperto con i Percassi, dopo le due operazioni che a giugno hanno portato prima Musso e poi Ruggero alla corte del Cholo Simeone per 22 milioni complessivi.
La Dea attende segnali verso quota 50 da Napoli come da Madrid. E lì attende dalla Milano interista. Lookman rischia di finire superato in casa come Koopmeiners la scorsa estate: il numero 11 non è stato utilizzato come dello per gli scatti fotografici di presentazione della maglia da trasferta, indossata come testimonial da Ederson, Hien, Scalvini e Scamacca. Un altro segnale della distanza creatasi tra l’attaccante londinese e la Dea.
Che intanto sul proprio sito ha presentato così la sua seconda maglia, quella bianca da trasferta: “La seconda maglia celebra sia la ricca tradizione del club sia un'estetica moderna. A caratterizzare la divisa è il bianco, impreziosito da sottili strisce verticali incomplete che emergono dalla parte superiore anteriore e dalla parte bassa posteriore. Questo design unico è un'interpretazione contemporanea dei motivi vivaci che caratterizzavano le maglie dell’Atalanta alla fine degli anni '80 e all'inizio degli anni '90, offrendo una visione nuova di un'epoca molto amata. A rafforzare ulteriormente il legame con il passato, lo stemma presente sulla seconda maglia si ispira a una pagina di storia del club. Mostra l'elegante silhouette dorata di Atalanta in corsa, direttamente ripresa dal logo introdotto nel 1963. Questo dettaglio rappresenta un potente simbolo del patrimonio storico del club.”
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