Disastro Atalanta: errori difensivi, zero attacco e la mente distratta dallo spareggio contro il Bologna

Dea sconfitta 4-0 dall’Inter. Gasperini ha issato bandiera bianca a mezz’ora dalla fine con quattro cambi per risparmiare i titolari

Sconfitta cocente nel derby lombardo

Sconfitta cocente nel derby lombardo

Brutta sera per una brutta Atalanta. Brutta per il risultato pesante, per un secondo tempo giocato quasi da provinciale, senza mai cercare la porta, senza mai attaccare. Come non accade mai per la Dea. Come non accadeva dal primo lunedì di dicembre, quando i nerazzurri persero 3-0 sul campo del Torino.

Va fatta una premessa: domenica al Gewiss Stadium arriva il Bologna per un vero spareggio per il quarto posto. Logico che la testa, dal 3-0 in poi, sia stata rivolta solo al prossimo impegno. Gasperini a oltre mezz’ora dalla fine, sotto di tre gol, ha effettuato un cambio quadruplo inserendo tre riserve finora quasi mai utilizzate: Adopo, Bakker e Hien.

Il segnale della resa anticipata,la bandiera bianca sventolata sul prato del Meazza. Fuori alcuni titolari per risparmiarli per domenica. Lo stesso capitano De Roon è rimasto fuori, perché diffidato, per averlo contro gli emiliani. Alla vigilia lo stesso Gasperini, pur scherzando e sorridendo, aveva ricordato che la squadra aveva poco da perdere contro la capolista e vice campione d’Europa.

È andata così, con alcuni rimpianti, per l’errore difensivo che ha portato al raddoppio di Lautaro ad un minuto dall’intervallo: forse sotto di un gol l’Atalanta avrebbe provato a giocarsela nella ripresa. Poi dal 3-0 di Di Marco è stata un’amichevole di fatto, con il quarto gol interista.

Brutta serata, ma la priorità di questa settimana per l’Atalanta è il match contro il Bologna e a questo punto la Dea ci arriverà con una legittima voglia di rivalsa dopo la batosta nel Meazza nerazzurro. A inizio dicembre, dopo la sconfitta per 3-0 sul campo del Torino (dopo le fatiche di Europa League contro lo Sporting Lisbona) arrivò la reazione che portò alla vittoria per 3-2 contro il Milan e da quella serata un ciclo di 11 vittorie e due pareggi in 14 partite, fino a questa notte da dimenticare a San Siro. Da domani la Dea ricomincia. Ora si pensa solo allo ‘spareggio’ contro il Bologna.