Inter, numeri da capogiro: ennesima dimostrazione di forza con l'Atalanta

La Juventus, seconda, è distante dodici punti. L'unica nota stonata è l'infortunio di Frattesi

La festa nerazzurra al 90'

La festa nerazzurra al 90'

Milano, 28 febbraio 2024 – Un'altra vittoria, ancora con quattro gol di scarto. Per l'ottava volta nel campionato in corso, la quarta di fila. L'Inter straripa. Rifila un poker anche all'Atalanta, che proprio come l'avversaria di stasera non aveva mai perso nel 2024 e dopo otto successi e due pareggi crolla sotto i colpi della capolista.

Va bene che lo scontro diretto con il Bologna del prossimo weekend poteva fungere da distrazione, ma la Dea ha fatto il suo praticamente fino all'1-0 di Darmian, minuto 26 del primo tempo. Poi di squadra ce n'è stata una sola in campo. Impressionante. Arrivata alla cifra di 67 gol in ventisei giornate, con soli 12 subiti, +55 di differenza reti, sedici clean sheet (ventuno in tutte le competizioni). Il capocannoniere Lautaro Martinez a 23 centri, che si permette il "lusso" di sbagliare un rigore, l'unica vera pecca di un attaccante divenuto ormai completo nel suo repertorio.

Dalla panchina

Nel progetto sembrano coinvolti tutti. Basta vedere Dumfries che mette piede in campo dopo l'intervallo e si mangia la corsia destra. Oppure Sanchez, dentro dalla panchina come un indemoniato per confezionare un assist da fermo con cui arriva il 4-0. O ancora Frattesi, l'autore della quarta rete, a segno prima di infortunarsi nonostante una manciata di minuti in campo. Il problema all'adduttore accusato dall'azzurro è la nota stonata della serata: dovrà sottoporsi agli esami di rito. Non ci voleva. 

I prossimi impegni

Il lavoro non può considerarsi concluso, c'è sempre l'aritmetica a rimandare ogni festa. Bisognerà dar seguito lunedì col Genoa, quindi il sabato successivo a Bologna, ma è scoraggiante per le inseguitrici assistere a una dimostrazione di potenza di queste dimensioni. Con un vantaggio del genere sulla seconda, dodici punti, l'Inter permette a sé stessa e alle altre di concentrarsi sugli altri obiettivi della stagione, Coppa Italia e competizioni europee. Affinché lo scudetto vada altrove deve succedere un Armageddon. Scaramanzie dei tifosi permettendo, non ci sono segnali che possa arrivare.

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