Sergio Reguilon Rodriguez
Il sogno di mezza estate inconfessato dell’Atalanta si chiama Sergio Reguilon Rodriguez, 26enne nazionale spagnolo, difensore centrale in cerca di una squadra (in prestito secco) per rilanciarsi e conquistare una convocazione al prossimo Mondiale in Qatar.
Sogno appunto, almeno per ora, perché Reguilon piace a mezza Europa e alla Dea, che non può offrire la visibilità della vetrina delle coppe europee, preferirebbe una squadra impegnata nelle competizioni internazionali. Ma il vero ostacolo per arrivare al centrale spagnolo è il suo ingaggio fuori portata per gli standard del salary cap atalantino: 4 milioni netti, quasi il doppio di quello che percepiscono Zapata e Muriel, gli unici due giocatori nerazzurri a sforare la quota di 2 milioni (tutti gli altri sono sotto il milione e mezzo).
Eppure l’Atalanta sotto traccia sta sondando il terreno per il difensore cresciuto nel Real Madrid - che potrebbe colmare il vuoto difensivo lasciato dalla confermata della positività al clostebol di Jose’ Luis Palomino - tramite il gm gallese Lee Congerton che sta dialogando con il Tottenham Hotspur, che a sua volta è interessato a Ruslan Malinovskyi, per cui la Dea chiede 18 milioni. Ma le due operazioni non sono collegate. Almeno finora.
Tra l’Atalanta e il Tottenham i rapporti sono ottimi: un anno fa la Dea ha ceduto agli Spurs il difensore argentino Romero a titolo definitivo e il portiere Gollini in prestito, con facoltà di riscatto poi non esercitata. Il Tottenham sta cercando una collocazione annuale per Reguilon, per rilanciarlo e non depauperarne il valore dopo un prestito al Lione, e potrebbe accollarsi una parte dell’ingaggio dell’ iberico, confidando poi in una sua convocazione al Mondiale. Ma si tratta di un’operazione altamente complessa da un punto finanziario. Un sogno di mezza estate, appunto.