
Merih Demiral
Bergamo - L’Atalanta vuole riprendere a vincere in casa, già dalla partita di domani alle 15 al Gewiss Stadium contro la Lazio, invertendo la tendenza che vede la Dea inarrestabile in trasferta, con 4 vittorie e un pareggio, e balbettante sul proprio campo, con cinque punti in cinque gare interne.
“Dobbiamo cercare di fare più punti in casa perché sono indispensabili per la classifica. Noi vinciamo meno in casa perché arrivano squadre chiuse: è importante fare punti anche a Bergamo perché ci servono”, avvisa Gian Piero Gasperini, nella tradizionale conferenza stampa della vigilia al centro sportivo di Zingonia.
Attenzione alla Lazio, avverte Gasp. “È un campionato difficile per tutti. Sappiamo di giocare contro un'avversaria di valore: la Lazio sta crescendo e ha adottato principi di gioco diversi che sta adottando. La mia squadra ha carattere, capacità di reazione, è attrezzata anche per le massime difficoltà: il campionato è duro, non c'è spazio per presunzione e arroganza, bisogna giocarsela partita per partita. Magari rimanessimo su questa linea fino alla fine”.
Dea ancora alle prese con i soliti problemi di assenze in difesa: Djimisiti è out, Palomino squalificato e pure acciaccato, Toloi non recupera, mentre Demiral dovrebbe farcela. “Demiral dovrebbe rientrare, per Toloi ci vuole invece più prudenza: la Lazio la salta. Palomino, al netto della squalifica, martedì dovrebbe essere al suo posto col Manchester United.” Dietro verrà nuovamente adattato De Roon da terzo difensore: “De Roon è un universale di grande completezza tattica, in un momento di necessità si è adattato bene in difesa. Però io mi focalizzerei di più sull'attacco: secondo me mercoledì sera l'abbiamo fatto bene e lì abbiamo tanti giocatori per organizzare le azioni. La mia squadra ha carattere, capacità di reazione, è attrezzata anche per le massime difficoltà: il campionato è duro, non c'è spazio per presunzione e arroganza, bisogna giocarsela partita per partita. Magari rimanessimo su questa linea fino alla fine”.
Chiosa sull’atavica polemica con gli arbitri e il metro di valutazione. “A Genova dopo aver vinto con la Sampdoria ho detto che sarebbe meglio vedersela sempre dalla tribuna. Sembrava una battuta ma c'è poco da ridere: in questo calcio fatico a riconoscermi. L’espulsione con l’Udinese? Non ero mai stato ammonito prima in nove giornate, se ho delle colpe sarebbe meglio che me le spiegassero. Faccio fatica a capire questo calcio, i gialli, i contrasti spesso sanzionati come fallosi, i falli di mano specie sui rigori e il VAR. Non lo capiscono nemmeno i giocatori e il pubblico. Manca chiarezza, ci sono cose eclatanti che non si capiscono in quasi tutte le partite", ha chiosato Gasp.