FABRIZIO CARCANO
Atalanta

Atalanta, Mateo Retegui in Arabia: il giocatore ha dubbi sul trasferimento all’Al Qadsiah

La dirigenza nerazzurra attende una nuova offerta vicina ai 60 milioni. Il cannoniere tentato dall’ingaggio stellare da 20 milioni stagionali

Nuova offerta dell’Al Qadsiah per Mateo Retegui

Nuova offerta dell’Al Qadsiah per Mateo Retegui

Bergamo, 9 luglio 2025 –  Ore decisive per il possibile trasferimento di Mateo Retegui in Arabia.  Ore di riflessione soprattutto per il calciatore. Per l’Atalanta la posizione è chiara: non c’è alcuna intenzione di cedere il cannoniere dell’ultimo campionato se non per una cifra vicina  ai 60 milioni: se arriva davvero questa offerta, come accaduto la scorsa estate con la Juventus per Koopmeiners, l’affare si può fare. Ma appunto alle condizioni economiche decise dall’Atalanta che potrebbe realizzare la più clamorosa delle plusvalenze, vendendo a 60 milioni (più bonus futuri) un giocatore acquistato appena undici mesi fa per 22, mettendo un saldo positivo a bilancio di più 38 milioni.

La Dea ha pronto un piano B, potendo investire subito una cifra importante, intorno ai 25 milioni, per arrivare ad altri attaccanti azzurri come Lorenzo Lucca, 25enne torre torinese in uscita dall’Udinese con cui ha segnato 20 gol nell’ultimo biennio, oppure il coetaneo Giacomo Raspadori, jolly offensivo decisivo negli ultimi due scudetti del Napoli, già esperto a livello di Champions, tra gli azzurri trionfatori all’Europeo del 2021. Ma come detto sono ore di riflessione per Retegui: l’offerta dell’Al Qadsiah è salita a cifre vertiginose, intorno ai 20 milioni l’anno per tre anni, ma sarebbe persino pronto un quadriennale da 80 milioni complessivi di ingaggio.

Cifre stellari per un giocatore passato in appena due anni dagli ingaggi modesti del calcio argentino al Genoa neopromosso in A e poi all’Atalanta, dove e’ arrivato nell’agosto scorso con un biglietto da visita di appena 7 gol nel suo primo anno in A. Poi i 25 di questo campionato e ora la possibilità di un contratto che cambia la vita anche al resto della famiglia. C’è un però a frenare Retegui: nell’anno che porta ai Mondiali americani confinarsi nella periferia dorata della modesta Saudi League significherebbe frenare o persino compromettere le ambizioni da maglia azzurra.

I concorrenti come Scamacca, Lucca, Raspadori o altri emergenti giocheranno in serie A e in Champions, mettendosi in luce nelle vetrine pallonare più prestigiose. E anche per il ct Gattuso sarebbe complicato volare in Arabia per seguire un solo giocatore azzurro dal vivo. Considerazione che Retegui sta facendo, mettendo sulla bilancia un ingaggio stellare da un parte e il rischio di diventare un ‘baby pensionato dorato’ a soli 26 anni, quando la carriera entra nella sua parte migliore. In tutto questo però c’è l’Atalanta che ha l’ultima parola a riguardo e nessuna esigenza economica di fare cassa: l’affare si farà solo se la dirigenza nerazzurra valuterà adeguata l’offerta dell’Al Qadsiah. Ma gli arabi hanno già dimostrato di poter rilanciare anche fino a 60 milioni…

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